Un grande successo per l’edizione 2022 della Notte della Ricerca Unimore che ha richiamato, nonostante le condizioni meteo avverse, oltre 1500 visitatori e visitatrici per assistere alle presentazioni degli studi dei 50 gruppi di ricercatori e ricercatrici coinvolti, attraverso esperimenti, laboratori, esposizioni, dibattiti e seminari.
Nelle due città di Modena e di Reggio Emilia tre le sedi coinvolte: nella città Geminiana la storica sede della Notte del Complesso San Geminiano, insieme all’Osservatorio Geofisico mentre nella città del Tricolore a fare da cornice alla “Notte” è stato il Tecnopolo Reggiane Parco Innovazione.
L’appuntamento, che rappresenta un’occasione unica per l’intera cittadinanza, intende avvicinare le persone al mondo della ricerca, far scoprire dal vivo alcuni dei progetti di ricerca dell’Ateneo e diffondere la cultura scientifica in modo molto ampio.
Sono state numerose come di consueto le attività rivolte a bambini/e e ragazzi/e per permettere loro di comprendere, attraverso giochi e mediante illustrazioni, ciò che sta alla base del lavoro scientifico, ma soprattutto capire in modo semplice principi chimici, matematici, fisici e neurologici o, ancora, alcune dinamiche sociali e identitarie che riguardano le migrazioni e, in particolare, le cosiddette “seconde generazioni”.
Tra le presentazioni anche appuntamenti di dialogo rivolti ai giovani e al mondo digitale, analisi di stereotipi di principi religiosi e di genere o, ancora, lezioni che spiegano, ad esempio, i principi scoperti dai grandi del passato come Venturi del quale ricorre quest’anno il bicentenario.
A Reggio Emilia insieme al Tecnopolo ha partecipato alla Notte della Ricerca di Unimore, con un’apertura dedicata, anche il Centro Loris Malaguzzi.
Presente anche Iren con laboratori dedicati a ragazzi/e che sono stati introdotti/e al tema dell’efficientamento energetico con un percorso didattico e informativo permanente realizzato da Iren Smart Solutions e Fondazione Rei sui temi dell’efficienza energetica e dell’innovazione.