Riccione – La nazionale azzurra junior chiude il campionato mondiale junior sul podio, centrando il terzo posto nella classifica mondiale con 664 punti. Sul primo gradino del podio salgono gli atleti australiani che si aggiudicano lo Youth Trophy con 977 punti, la classifica a mare e il medagliere con 38 (17, 17, 4) precedendo i neozelandesi secondi con 699 punti e 15 medaglie complessive (3, 8, 4) e l’Italia.
Gli azzurrini risultano la formazione vincitrice della classifica in piscina con 523,50 punti e al 2° posto nel medagliere con 21 metalli preziosi (15 ori e 6 bronzi, compreso quello del nuoto nel frangente di Giulia Vetrano unica medaglia in mare) migliorando 4 record mondiali ed 1 europeo.
Gli ori del modenese arrivano con la 4×50 manichino lanciata proprio da Dallari (foto) con Davide Cremonini, Edoardo Valtorta e Simone Locchi, stabilendo nell’occasione il nuovo limite iridato ora a 1’09”31
Il bis arriva con la 4×50 ostacoli, gara chiusa dall’Italia formata dallo stesso quartetto in 1’43”03
Nelle prove individuali Dallari vanta il 5° posto nella finale A dei 200 superlife vinti con WRY da Davide Cremonini in 2’07”07 (precedente già suo 2’10”02 realizzato a Milano, 25/04/2022).
Per il maranellese che ha portato punti alla squadra con il 3° posto nella finale B dei 200 ostacoli, il mondiale si era aperto con le prove a mare. Sul bagnasciuga un 4° posto nella finale B centrata nello sprint 90mt ed il rammarico di vedere sfuggire il bronzo nella staffetta rescue per squalifica. Insieme alla squadra azzurra sono state squalificate, tutte per lo stesso motivo, un movimento irregolare alla boa, Australia, Nuova Zelanda e Sudafrica che però, viste le posizioni di classifica e contate le medaglie finora conquistate, potevano farne anche a meno. Mal comune mezzo gaudio, si dirà, ma dopo le quattro squalifiche e tutti i ricorsi respinti, la vittoria è andata alla Francia che inizialmente era finita quinta.
Nel mondiale open che si è svolto contemporaneamente, dopo tanti anni nessun emiliano romagnolo in formazione. L’Italia ha chiuso quinta ed esclusa dal podio della classifica finale dominata dall’Australia (951), vincitrice tra l’altro anche della classifica piscina sugli azzurri, precedendo Nuova Zelanda (801) e Francia (566,5).