Dopo un’estate in cui ha garantito l’assistenza sul territorio aprendosi anche a utenti provenienti da altre province in vacanza presso le località dell’Appennino modenese, il Servizio di Assistenza Domiciliare Integrata (SADI) nel Distretto Sanitario di Vignola prosegue a pieno ritmo incrementando i suoi pazienti. L’attività, presente in tutti i distretti della provincia, mai sospesa nemmeno durante la fase più critica della pandemia, è afferente al Dipartimento di Cure Primarie dell’Azienda USL di Modena e prevede l’erogazione di interventi assistenziali personalizzati ai pazienti nelle loro case. Il servizio è rivolto alle persone non autosufficienti e in condizioni di fragilità, affette da patologie in fase acuta o con esiti di esse, per un periodo di tempo più o meno lungo, che presentino difficoltà nel raggiungere i presidi sanitari.
Sul territorio di Vignola l’équipe del SADI è composta da 16 infermieri a copertura dei territori di Vignola, Castelnuovo Rangone, Castelvetro, Guiglia, Marano, Savignano, Spilamberto, Zocca e Montese; nei territori di Guiglia e Spilamberto l’assistenza viene erogata in integrazione con gli operatori delle Case della Salute. La presenza infermieristica è garantita 12 ore al giorno tutti i giorni, compresi i festivi.
Parte integrante del SADI è l’Unità di Cure Palliative Domiciliari per l’assistenza ai pazienti di qualsiasi età affetti da patologie croniche e/o portatori di gravi disabilità per il controllo della sintomatologia durante le varie fasi della patologia, oltre che in fase terminale.
Sul territorio vignolese l’équipe di Cure Palliative è formata da 6 infermieri e 3 MMG con formazione specifica (interpares), 1 psicologa ed 1 medico palliativista specialista a supporto; i professionisti operano in integrazione con l’équipe dell’assistenza domiciliare integrata.
I numeri
Attualmente, nel distretto vignolese, gli assistiti dagli infermieri del SADI sia in autonomia che in integrazione con i Medici di Medicina Generale sono 717, in aumento rispetto ai 647 dell’anno passato. A partire dall’inizio della pandemia il servizio ha garantito l’assistenza dei pazienti affetti da Covid presso il domicilio, oltre all’esecuzione dei tamponi domiciliari.
Per quanto riguarda le Cure Palliative, invece, i pazienti seguiti dall’équipe sono 70.
L’accesso al servizio
I servizi di Assistenza Domiciliare Integrata vengono erogati in seguito a valutazione multidimensionale della persona e gestiti in integrazione dall’equipe multi-professionale (infermiere, MMG, eventuali altri professionisti e/o servizio sociale); possono variare dalle medicazioni di lesioni da pressione, ferite chirurgiche, traumatiche, ulcere vascolari e croniche, alla somministrazione di farmaci per via parenterale fino alla gestione di presidi e all’assistenza ai pazienti portatori di tracheotomia con ventilazione meccanica.
L’attivazione del servizio domiciliare avviene su richiesta del Medico di Medicina Generale (o Pediatra di libera scelta) che ne valuta il bisogno, ma può avvenire anche in seguito a segnalazione da parte degli stessi malati o loro familiari o dai reparti ospedalieri, coinvolgendo il Medico di Medicina Generale, se non interpellato in precedenza, che rimane il responsabile clinico del paziente.
“Il SADI rappresenta uno dei servizi fondamentali attivi sul territorio, capace di assistere anche la popolazione più lontana dai presidi sanitari – dichiara Federica Casoni, Direttore del Distretto Sanitario di Vignola –. L’attività domiciliare può contare su un’équipe di professionisti altamente preparati dotati di una grande capacità relazionale che quotidianamente, col sorriso e forte propensione alla relazione, assistono le persone nelle loro case. Nemmeno la fase più complessa della pandemia ha rallentato il lavoro e per questo voglio rivolgere a loro un grazie di cuore per l’impegno costante e in prima linea”.
“Gli infermieri entrano nelle case delle persone e tra le priorità ci sono l’educazione sanitaria, la gestione di bisogni e problemi di salute, il sostegno alla persona e al contesto di cura (caregiver e famiglia) – spiega Silvana Soffici, Coordinatore Assistenza Infermieristica Domiciliare del Distretto Sanitario di Vignola –. Queste attività a volte sembrano scontate, ma hanno un ruolo importante perché l’obiettivo è di sviluppare e potenziare le capacità di self-care degli assistiti. Tutti gli infermieri possiedono un elevato senso di responsabilità insieme a doti professionali e umane davvero preziose e utili al contesto di lavoro”.