All’esito dell’udienza preliminare tenutasi oggi, 12 ottobre 2002, in Tribunale a Modena, avanti il giudice Carolina Vlò, ha patteggiato la pena di due anni, appena entro il limite per beneficiare della sospensione condizionale, il 34enne modenese accusato e ora condannato per aver travolto e ucciso con la sua auto Gorica Dilic, una cuoca di soli 52 anni, residente anche lei a Modena, mentre tornava a casa in bicicletta dal lavoro, dandosi poi alla fuga. La vicenda aveva destato sconcerto, anche perché negli ultimi mesi dello scorso anno sulle strade del modenese si erano verificati diversi gravi casi di investimento pirata, un’escalation che aveva proiettato la provincia agli “onori” delle cronache nazionali.
L’imputato, rintracciato il giorno dopo l’incidente dagli inquirenti, e di cui la Procura aveva chiesto il rinvio a giudizio, doveva rispondere del reato di omicidio stradale con le pesanti aggravanti della fuga e dell’omissione di soccorso, e gli è stata peraltro contestata l’esclusiva responsabilità del sinistro, ma gli sono state riconosciute tutte le attenuanti e l’avvenuto risarcimento dei familiari della vittima: i due figli e l’anziana mamma della signora Gorica, attraverso Studio3A-Valore S.p.A. a cui si sono affidati, sono già stati integralmente risarciti dall’assicurazione della vettura e per questo, per legge, non hanno potuto costituirsi parte civile al processo né dunque incidere sul patteggiamento concordato con il Pubblico Ministero attraverso il loro penalista, l’avv. Dario Eugeni, comunque presente in aula.
La tragedia avvenne poco prima dell’una di notte di domenica 14 novembre 2021 in via Vignolese, all’altezza del civico 414, in prossimità delle intersezioni con via Marzabotto e via La Spezia.