Ieri pomeriggio i carabinieri del nucleo radiomobile della compagnia di Castelnovo Monti, hanno intercettare e fermare un uomo fuggito in auto dopo il furto in uno studio medico dei poliambulatori di Castelnovo Monti. I carabinieri, ricevuta da un cittadino la segnalazione del furto del portafoglio dalla borsetta che una dottoressa aveva lasciata incustodita all’interno del suo studio, intercettavano il presunto ladro fermato alla guida della sua auto che, peraltro, conduceva in stato d’ebbrezza.

Per questi motivi con l’accusa di furto aggravato i carabinieri del nucleo radiomobile di Castelnovo Monti hanno arrestato un 49enne del paese ristretto al termine delle formalità di rito a disposizione della Procura reggiana diretta dal Procuratore Capo Calogero Gaetano Paci. Accusa a cui si deve aggiungere anche quella di guida in stato d’ebbrezza per la cui ipotesi l’uomo è stato denunciato, essendo risultato positivo all’alcoltest.

L’origine dei fatti ieri poco prima delle 14.30 quando l’operatore in servizio al 112 diramava una nota di ricerca relativa ad un’autovettura il cui conducente, pochi minuti prima, aveva commesso un furto in uno studio medico dei poliambulatori dell’A.U.S.L del distaccamento di Castelnovo Monti. Secondo quanto riferito dal prezioso testimone, l’uomo si era furtivamente introdotto all’interno di uno studio medico dove approfittando dell’assenza della dottoressa rubava dalla borsetta il portafoglio per poi uscire dalla struttura.

Il testimone lo inseguiva e, nel vano tentativo di fermarlo, si aggrappava alla maniglia della portiera lato guida dell’autovettura in uso al fuggitivo che gli rimaneva tra le mani con il presunto ladro che si dileguava. Le immediate ricerche davano esito positivo dopo pochi minuti con i carabinieri che, lungo via Kennedy a Castelnovo Monti, intercettavano l’auto fermandola dopo un breve inseguimento. L’auto per tipo, targa e soprattutto per la maniglia mancante è risultata essere quella vista fuggire così come il conducente per descrizione risultava essere l’uomo uscito dagli ambulatori dopo il furto.

L’ispezione personale e veicolare non consentiva di rinvenire il portafoglio sottratto mentre sotto il sedile dell’auto veniva trovato uno smartphone, di cui il conducente dischiarava di non conoscerne l’esistenza. Smartphone che da successivi accertamenti è risultato essere di una terza persona che si accorgeva dell’ammanco solo una volta contattato dai carabinieri ai quali riferiva di non saper riferire se l’avesse smarrito o gli fosse stato sottratto e la cui disponibilità a favore del 49enne fermato è oggetto di ulteriori approfondimenti investigativi da parte dei carabinieri che restituivano il telefono al proprietario.

Alla luce dei fatti accertati l’uomo è stato arrestato per il reato di furto aggravato e ristretto a disposizione della Procura reggiana. Nel corso degli accertamenti al 49enne veniva contestata anche la guida in stato d’ebrezza in quanto sottoposto, previo consenso e nelle garanzie di legge, ad accertamento etilometrico risultava positivo all’alcoltest.

 

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