Il Comando Carabinieri per la Tutela della Salute, di concerto con il Ministero della Salute, a seguito dei recenti episodi di intossicazione da Listeria connessi con il consumo di alimenti crudi o a ridotta cottura (es. würstel), ha realizzato una campagna di controlli su tutto il territorio nazionale, finalizzato a verificare la corretta gestione in materia di sicurezza ed igiene delle imprese produttive di alimenti di origine animale.

Sono state ispezionate numerose aziende di lavorazione e trasformazione di alimenti maggiormente esposti alla contaminazione da batterio Listeria (würstel, insaccati con stagionatura breve e prodotti similari), di prodotti caseari a limitata maturazione, nonché di gastronomia con farcitura fresca (tramezzini, panini, ecc.), confezionati in atmosfera controllata per la fornitura alla Grande Distribuzione Organizzata e alle ditte di gestione dei distributori automatici.

Ad esito della campagna di controlli, i Carabinieri NAS hanno accertato irregolarità in 335 strutture (pari al 30% circa degli obiettivi controllati), a seguito delle quali sono state segnalate all’Autorità Giudiziaria e Sanitaria 310 operatori di settore, contestando 541 violazioni penali e amministrative, per un valore di oltre 365 mila euro.
Tra le criticità riscontrate è stato rilevato l’uso di materie prime scadute di validità e in cattivo stato di conservazione e, con particolare frequenza, la mancata applicazione delle procedure preventive di autocontrollo e tracciabilità degli alimenti, elementi essenziali per individuare e contenere possibili casi di intossicazione causati dal consumo di alimenti nocivi o pericolosi. Complessivamente gli interventi hanno consentito di rinvenire e sequestrare 14 tonnellate di alimenti irregolari, per un valore commerciale di circa 327.000 euro, nonché eseguire provvedimenti di chiusura / sospensione nei confronti di 23 imprese produttive e commerciali, il cui valore economico ammonta ad oltre 7 milioni di euro.

In particolare, i Carabinieri del NAS di Parma, nel corso di un’attività ispettiva svolta presso un’industria di salumi in provincia di Modena, ha eseguito il blocco ufficiale di circa 7.000 kg di prodotti carnei (semilavorati e tranci di carne suina e bovina), rinvenuti invasi da ghiaccio e brina gelificata a causa del malfunzionamento del sistema di refrigerazione. Parte degli stessi è successivamente risultata non idonea al consumo umano e pertanto destinata alla distruzione. Nei confronti del legale rappresentante dell’attività è stata comminata una sanzione di 2000 euro. Durante l’ispezione sono state rilevate carenze igienico sanitarie dovute alla presenza di muffe sulle pareti dei locali destinati allo scarico merci, con potenziale rischio di contaminazione degli alimenti;

Presso un salumificio sono state riscontrate difformità rispetto a quanto previsto nella procedura di autocontrollo relativamente all’attribuzione del lotto di produzione del prodotto finito ai fini della rintracciabilità. I militari hanno rilevato carenze igienico sanitarie all’interno dell’area spedizione prodotti finiti, dovute al logorio dei sistemi di prevenzione degli agenti infestanti installati sulle porte di accesso nonché la mancata apposizione delle trappole per roditori come previste dal manuale di autocontrollo aziendale e presenza di polvere con formazioni di ragnatele sulle pareti. Per le citate criticità è intervenuto il personale del Servizio Veterinario dell’Azienda USL di Modena per impartire le prescrizioni volte a risolvere le irregolarità riscontrate dai carabinieri del Nas;

Sempre presso un salumificio i carabinieri hanno rilevato carenze igienico sanitarie dovute a sporco con formazioni di ragnatele e carenze strutturali all’interno delle celle frigo e dei locali di lavorazione carni. È stata accertata la mancata attuazione delle procedure di autocontrollo inerenti il periodico controllo/analisi del prodotto finito e la totale assenza di procedure in autocontrollo relative alla tracciabilità degli alimenti commercializzati. Le criticità riscontrate sono state segnalate all’Autorità sanitaria per l’emissione dei relativi provvedimenti prescrittivi.

In provincia di Reggio Emilia, invece, presso una rivendita di prodotti caseari, sono state sottoposte a sequestro amministrativo 4 forme intere di formaggio parmigiano reggiano, dal valore complessivo di circa 1.600 euro, poiché stoccate all’interno di un’area deposito dell’attività risultata essere in precarie condizioni igienico sanitarie, dovute alla presenza di sporco e polvere diffusa nonché di materiale ed oggetti vari non attinenti all’attività. I militari del Nas hanno rilevato carenze igienico sanitarie all’interno dell’area vendita, dovute alla presenza di soluzioni di continuità dell’intonaco, formazioni di ragnatele e sporco vetusto sulle superfici. È stata accertata la mancata predisposizione nel manuale di autocontrollo aziendale (H.A.C.C.P.) delle procedure relative alla sanificazione e pulizia del predetto deposito nonché alle omesse operazioni di derattizzazione e monitoraggio degli agenti infestanti; è stata inoltre riscontrata la non corretta gestione delle procedure di rintracciabilità dei formaggi e dei salumi, dovuta alla mancata redazione del registro dei fornitori, e la mancata esibizione degli attestati di formazione per il personale alimentarista relativi al titolare ed ad un dipendente. Al legale rappresentante dell’attività è stata comminata una sanzione amministrativa di 2000 euro. Le criticità rilevate sono state segnalate all’AUSL di Reggio Emilia, che ha emesso un provvedimento di sospensione dell’attività di vendita di generi alimentari.

Presso un salumificio sono stati sequestrai 1579 kg di prodotti di carne destinati allo smaltimento, dal valore commerciale di euro 9.000 circa, rinvenuti all’interno di contenitori anonimi, privi di copertura ed in promiscuità con altri prodotti alimentari destinati al consumo umano. Sono state inoltre rilevate carenze igienico sanitarie dovute alla presenza di grosse formazioni di ragnatele nei locali di lavorazione e stoccaggio degli alimenti nonché alla presenza sul pavimento di resti di alimenti, grasso, sporco vetusto e liquami da stagionatura salumi. Al legale responsabile dell’attività sono state comminate sanzioni amministrative per un importo complessivo di euro 5.000.

Presso uno stabilimento di lavorazione di carni avicole sono stati sottoposti a sequestro amministrativo 147 kg di prodotti alimentari vari (spezie, aromi, prodotti di carne), dal valore commerciale di circa 3.000 euro, rinvenuti in parte privi di sistema di rintracciabilità ed in parte decorsi di validità. Sono state rilevate carenze igienico sanitarie, all’interno delle celle frigo interessate da formazioni di ghiaccio, soluzioni di continuità nelle pareti interessate da scrostature, sporco pregresso sui pavimenti e commistione tra materie prime e prodotti finiti. Al titolare dell’attività è stata comminata una sanzione amministrativa di 2000 euro.

In provincia di Parma, presso un salumificio, sono state rilevate carenze igienico sanitarie dovute alla presenza di sporcizia vetusta e formazioni di ragnatele, insetti morti e scrostature dell’intonaco delle pareti dei locali stagionatura, risultati privi di sistemi di zanzariere. Per le citate carenze igieniche, nei confronti del legale responsabile dell’attività è stata emessa una diffida, volta a risolvere, entro 30 giorni, le criticità accertate.

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