Perché capitano gli incidenti sul lavoro? Ma soprattutto, perché in Italia ancora oggi, ogni giorno, muoiono mediamente sul lavoro tre persone? Nonostante l’evoluzione tecnologica e normativa, questa strage di donne e di uomini impegnati a guadagnarsi un salario pare inarrestabile. Le denunce di infortunio sul lavoro con esito mortale non diminuiscono e proprio per catturare ancor più l’attenzione su un tema tanto cocente, Unimore sostiene la terza edizione dello spettacolo teatrale dal titolo “Nessun dubbio” che porterà alla ribalta il lavoro e le diverse cause degli incedenti che ogni giorno accadono.
Dopo due eventi tenutisi a Reggio Emilia ed uno a Milano per il Safety Day di Edison, “Nessun dubbio” approda a Modena sabato 5 novembre 2022 alle ore 21.00 al Teatro dei Segni (via San Giovanni Bosco, 150/B).
L’ingresso allo spettacolo, promosso da una realtà autorevole quale AiNTS – Associazione Italiana Non Technical Skills e patrocinato dal Comune di Modena, è gratuito con prenotazione al link www.aints.org/event-details/nessun-dubbio-2
Il prof. Federico Ricci, psicologo del lavoro e autore dello spettacolo, spiega così le ragioni di questa iniziativa: “I protagonisti sono 12 personaggi che, ai fini di una ricerca scientifica, devono valutare la responsabilità di un incidente mortale avvenuto in una fabbrica. In questo modo la narrazione consente allo spettatore di comprendere che solo adottando un’ottica sistemica nella nostra società, può crescere quella cultura della sicurezza che concepisce un unico modo di lavorare, farlo in sicurezza“.
Quello che emerge è uno spaccato della nostra società, un racconto che parla a tutte e tutti, tecnici e non tecnici, studenti e lavoratori, pensionati e imprenditori, cittadine e cittadini. La decisione sembra fin troppo semplice: tragica fatalità dovuta all’errore umano commesso dal lavoratore. Tutti vogliono liquidare rapidamente la questione e pensare ad altro. Solo uno dei partecipanti esprime un ragionevole dubbio, suscitando sconcerto nei suoi undici compagni di avventura. Ovviamente, come nella vita, ogni personaggio metterà in campo il proprio vissuto, la propria esperienza privata, la propria sensibilità. Le riflessioni conseguenti determineranno ripensamenti, rabbia e accese discussioni, accompagnando lo spettatore, come tredicesimo partecipante, a riconsiderare le troppe semplificazioni di cui ognuno di noi è spesso vittima inconsapevole.
“Abbiamo pensato che fosse doveroso proporre questo spettacolo, centrato su una ricerca sociale finalizzata a prevenire le morti sul lavoro, tra le iniziative di Public Engagement del nostro Ateneo- afferma la professoressa Annalisa Bargellini del Dipartimento di Scienze Biomediche, Metaboliche e Neuroscienze titolare del progetto. – Di conseguenza, coerentemente con la trama dello spettacolo, agli spettatori chiediamo, al momento della prenotazione, di rispondere ad un brevissimo sondaggio che ci aiuti a capire meglio come migliorare la sicurezza sul lavoro.”
“Il teatro, ma più in generale la cultura e i suoi linguaggi sono strumenti potenti di comprensione e sensibilizzazione; -afferma l’Assessore alla Cultura, Politiche giovanili, Città universitaria Andrea Bortolamasi – la scelta di realizzare uno spettacolo teatrale su un tema grave e attuale come gli incidenti sul lavoro, credo sia un atto necessario per far conoscere all’intera comunità cittadina una realtà a cui di solito non si pensa”.
Quando scenderà il sipario, quale sarà l’opinione prevalente tra i 12 volontari, scelti in modo casuale all’interno di un vasto campione composto da esperti di sicurezza sul lavoro e non? Lasciamo al pubblico il piacere farsi trascinare nel confronto tra le argomentazioni del senso comune, in cui ci si convince che una sola narrazione è possibile, e quelle di chi coltiva il dubbio e propone di analizzare la realtà da diversi punti di vista.
Per informazione: segreteria@aints.org / 338 3185638