L’assessore regionale alla Salute dell’Emilia – Romagna, Raffaele Donini, intervenuto al convegno sul “Dolore nel paziente fragile nel terzo millennio” organizzato dall’Istituto di Montecatone in corso a Bologna, ha spiegato che la Regione, nel progredire delle riflessioni finalizzate all’individuazione delle innovazioni di sistema capaci di collocare anche per i prossimi anni il SSR ai vertici del Paese, «pensa sia possibile sviluppare il polo di riferimento nazionale delle neuroscienze e della riabilitazione mettendo in rete diverse strutture come lo stesso MRI e gli IRCCS bolognesi Rizzoli e delle Scienze Neurologiche».

Donini ha aggiunto che per ottenere questo risultato «occorrono risorse, dialogo con i professionisti e collaborazione tra aziende sanitarie locali fatta salva la regia della Regione che – ha detto ancora – vogliamo mantenere perché crediamo questo possa essere uno dei progetti più qualificati che l’Emilia – Romagna sarà in grado di proporre a livello nazionale».

Un pensiero, quello di Donini, che aveva trovato precedente convergenza nelle parole introduttive di Giovanni Pieroni, Presidente del CdA del MRI, il quale aveva posto l’accento sulla collocazione geografica del convegno «a testimonianza di collaborazioni positive che dovrebbero essere ancor più favorite e promosse non solo dai professionisti ma dalle direzioni aziendali e dalle Istituzioni che – ha aggiunto Pieroni – possono avere un ruolo fondamentale nel garantire risultati, se possibile, migliori di quelli raggiunti sino ad oggi».

Per Mario Tubertini, Direttore generale del MRI, «il tema dell’integrazione con le strutture sanitarie della Città Metropolitana è per noi un aspetto di grande importanza, non è un caso se siamo di nuovo qui, proprio a Bologna, un anno dopo il primo convegno; negli ultimi anni – ha aggiunto – è stata potenziata la collaborazione con l’IRCCS delle Scienze Neurologiche con passi avanti significativi e anche con l’IRCCS Rizzoli, con il quale i punti di contatto sono molteplici. Diciamo pure che l’integrazione è l’asse portante della nostra più recente strategia. Non è casuale neppure il fatto che i responsabili delle strutture complesse nominati da questa direzione negli ultimi quattro anni siano professionisti che hanno collegamenti importanti con la realtà territoriale bolognese e una predisposizione naturale a questo spirito collaborativo. Crediamo sia questa la strada principale per raggiungere ulteriori risultati». Tubertini ha posto infine l’accento sugli investimenti strutturali e tecnologici effettuati a Montecatone per agevolare quanto più possibile i nostri pazienti, che hanno forti limitazioni di trasferimento, fornendo loro, in loco, tecnologie di ultima generazione e la possibilità di trattamenti chirurgici.

Secondo Raffaele Lodi, Direttore scientifico dell’IRCCS delle Neuroscienze e Presidente della Rete IRCCS delle Neuroscienze e della Neuroriabilitazione del Ministero della Salute, «bisogna avere il coraggio di immaginare soluzioni innovative perché ci troviamo nel mezzo di un periodo particolare, dove da un lato stanno venendo al pettine i nodi di due anni e mezzo di pandemia ma, dall’altro, si beneficia di ingenti risorse destinate alla ricerca». Per Lodi si tratta insomma di un momento unico che va sfruttato, «sono usciti in questi giorni i bandi per reclutare 40 ricercatori e una parte delle loro attività – ha concluso – verrà dedicata a sviluppare o integrare le collaborazioni già attive con MRI».

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