Rossi, Melandri, Morini, Magnanelli e Fabris

I sassolesi debbono tornare ad innamorarsi della propria squadra di calcio. Un club di serie A deve contare sull’appoggio continuo dei propri tifosi. Un desiderio che diventa un progetto concreto per il Sassuolo Calcio, come è emerso nel corso di una serata promossa dal Rotary di Sassuolo con ospiti il presidente dei neroverdi Carlo Rossi (che nel 2023 celebrerà i 20 anni alla guida del club), accompagnato dal direttore organizzativo Andrea Fabris, dal dirigente Remo Morini e dall’ex-calciatore Francesco Magnanelli.

Al grande entusiasmo registrato all’inizio, negli ultimi anni ha fatto seguito un affievolimento nelle presenze dei tifosi. La società ha deciso di investire sul territorio e sulle nuove generazioni, annunciando un progetto insieme alle scuole che diffonda, tra gli altri, i valori della correttezza e del tifo “a favore” e non “contro”.

Grande importanza al progetto “Generazione S” con il quale – per citare le parole dell’indimenticato patron Giorgio Squinzi – si vuole portare la cultura del Sassuolo nelle società sportive minori, che hanno bisogno di essere sostenute, e nelle associazioni che sposano i nostri Valori del Sassuolo. Il progetto vuole portare progetti educativi concreti e innovativi laddove ci sono mancanza e necessità, poiché il Calcio e lo Sport sono i veicoli migliori per far diventare i giovani di oggi migliori uomini di domani e per ispirare i ragazzi.

Durante la serata, grazie agli aneddoti raccontati da Rossi e Morini, sono stati ripercorsi gli anni storici della militanza nelle serie minori fino ad approdare alla massima serie e in Europa.

Francesco Magnanelli, attualmente nello staff tecnico della società e bandiera neroverde con 17 anni di militanza nel Sassuolo e 520 partite disputate, ha parlato anche del suo nuovo ruolo fuori dal campo come collaboratore tecnico di mister Dionisi. E chissà che un giorno non lo si veda proprio sulla panchina del Sassuolo.

 

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