“Finché ci sarà una sola donna minacciata in quanto donna, noi non avremo pace”. È questa la frase, della scrittrice e giornalista Lidia Ravera, riportata sulla targa contro il femminicidio posta sul Palazzo Comunale come simbolo visibile del costante impegno nel combattere la violenza maschile contro le donne e, al tempo stesso, come memoria di tutte le vittime e promessa di deterrenza e prevenzione.
La targa, posta a lato dello scalone di ingresso del Palazzo, sotto il portico di piazza Grande dopo la valutazione della Commissione Toponomastica del Comune e l’autorizzazione della Soprintendenza, è stata scoperta questa mattina, venerdì 25 novembre, nella Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne. Alla scopertura erano presenti il sindaco di Modena Gian Carlo Muzzarelli, l’assessora alle Pari opportunità Grazia Baracchi, l’assessore Andrea Bosi, presidente della Commissione Toponomastica, e le rappresentanti delle associazioni che hanno promosso la realizzazione della targa: l’associazione Blu Bramante; il Gruppo interpartitico donne Articolo1, Pd, Europa verde-Verdi, Movimento 5 stelle; il Gruppo donne Arcigay Matthew Shepard, ArciLesbica Modena e Casa delle donne.
Il progetto della targa contro i femminicidi ha preso avvio lo scorso anno, in maggio, con un presidio in piazza Mazzini dei gruppi promotori che, in un solo giorno, hanno raccolto oltre cinquecento firme. Il 20 luglio 2021, le firme sono state consegnate all’assessora Baracchi e il 25 novembre, approvando un ordine del giorno, il Consiglio comunale ha fatto proprio il progetto che, oltre al gesto simbolico dell’apposizione della targa, prevede anche la promozione di un concorso di idee rivolto alle giovani artiste e ai giovani artisti modenesi per progettare e realizzare un’opera simbolo del contrasto alla violenza contro le donne che possa trovare sede in un punto visibile della città.
Il Gruppo interpartitico donne è composto da Franca Ferrari, del Forum donne Articolo1, presidente dell’associazione Blu Bramante; Patrizia Belloi, Forum donne Pd; Marina Leonardi, Europa verde-Verdi; Enrica Manenti, Movimento 5 stelle. Dallo scorso anno, il Gruppo ha collaborato, oltre che al progetto della targa, a diverse iniziative come un ciclo di incontri sulla medicina di genere, un convegno sul patriarcato, un’iniziativa a sostegno delle donne afghane e iraniane.