Nella serata di sabato scorso, nei pressi di piazza Medaglie d’oro, nei pressi della stazione dei treni, un giovane ragazzo tunisino di anni 16 affidato ad una comunità per minori di Bologna, è stato attinto all’altezza dell’addome da alcuni fendenti da arma bianca. Il minorenne è stato trasportato presso l’Ospedale Maggiore, inizialmente presso il reparto rianimazione. Ora è fuori pericolo, con una prognosi di 90 giorni.
Nell’immediatezza è intervenuto personale della Polfer, a cui si è aggiunto per concorso nelle indagini personale della Squadra Mobile. Attraverso alcune testimonianze ed una acquisizione minuziosa dei sistemi di video sorveglianza, gli investigatori della Polizia di Stato hanno appurato che il ragazzo tunisino era stato oggetto di aggressione ad opera di tre coetanei, di etnia albanese, anche loro dimoranti presso una comunità per minori.
Una ricerca immediata presso le comunità di riferimento ha sortito esito negativo, sino alla serata di ieri quando, il personale della Polizia di Stato, appositamente predisposto, ha notato i tre giovani indagati entrare all’interno della comunità di riferimento, dove prelevavano alcuni capi di abbigliamento con l’intenzione presumibile di lasciare la città di Bologna. I tre giovani albanesi sono stati bloccati e condotti in Questura.
D’intesa con la Procura della Repubblica presso il Tribunale dei Minori due di loro sono stati sottoposti a fermo di Polizia Giudiziaria per il reato di tentato omicidio: uno di 17 anni quale autore materiale del ferimento con arma da taglio ed un secondo, di 16 anni, autore di altro grave ferimento con una bottiglia in vetro. Il terzo, di 15 anni, per il medesimo reato è stato denunciato in stato di libertà. Dopo le formalità di rito i due minori sono stati condotti presso il centro di accoglienza per minori di Bologna.