Mangiare bene per fare del bene. È il tema del nuovo calendario “Good Food for Good People” di Avis Provinciale di Modena, che ha scelto di declinare la campagna di comunicazione 2023 sul concetto di “buono”, accostando la bontà dei donatori a quella delle ricette modenesi in un progetto condiviso con il Consorzio Modena a Tavola.
L’iniziativa è stata presentata mercoledì 30 novembre nella sede della Provincia di Modena con la presenza del presidente Gian Domenico Tomei, del vicesindaco di Modena Gianpietro Cavazza, del presidente del Consorzio Modena a Tavola Stefano Corghi e del presidente di Avis Provinciale di Modena Cristiano Terenziani.
Protagonisti del calendario sono dieci noti ristoratori modenesi associati al consorzio che hanno firmato per Avis dodici ricette a base di ingredienti amici della salute, raccolte anche in un ricettario che verrà distribuito insieme al calendario.
«Con questo nuovo progetto che ci accompagnerà per tutto il 2023 – dichiara il presidente di Avis Provinciale Cristiano Terenziani – abbiamo voluto coniugare la passione dei modenesi per la buona cucina e la convivialità con l’educazione alla salute e ai corretti stili di vita. Da alcuni anni utilizziamo lo strumento del calendario come traccia narrativa della nostra comunicazione e, quando abbiamo deciso questo tema, Modena a Tavola ha risposto con entusiasmo coinvolgendo i suoi chef nella elaborazione di ricette con ingredienti buoni che fanno bene. Le proposte sono di gran qualità e sarà una sfida entusiasmante cercare di ricrearle a casa».
Mese dopo mese a proporre i loro piatti saranno gli chef Davide Forghieri dell’ Osteria Emilia di Campogalliano, Marco Messori dell’ Osteria della Cavazzona di Castelfranco, Francesco Ballardi dell’ Osteria dei Girasoli di Sassuolo, Giovanna Guidetti dell’ Osteria La Fefa di Finale Emilia, Carlo Gozzi de L’Incontro di Carpi, Emilio Barbieri del Ristorante Anna di Modena, Paolo Reggiani del Ristorante Laghi di Campogalliano, Anna Maria Barbieri dell’ Antica Moka di Modena, Stefano Corghi de Il Luppolo e l’Uva di Modena, Giovanni Cuocci de La Lanterna di Diogene a Solara di Bomporto.
Per il presidente della Provincia di Modena, Gian Domenico Tomei «questa iniziativa testimonia l’attenzione di Avis alla comunità, attraverso l’adozione di buone abitudini e di un corretto stile di vita. Grazie alla collaborazione con il Consorzio Modena a Tavola si è realizzato un calendario e un ricettario che vogliono essere anzitutto un aiuto pratico, perché sappiamo bene quanto l’alimentazione corretta sia un modo importantissimo di prendersi cura di sè».
Il calendario e il ricettario, realizzati dall’agenzia Proxima di Modena, saranno accompagnati per tutto il 2023 da una campagna social e Tv dedicata alle ricette degli chef, ai valori nutrizionali degli ingredienti e alle buone abitudini alimentari, che sono importanti per tutti ma per i donatori ancora di più. Perché solo un donatore in buona salute può donare sangue, quindi salute, agli altri.
La collaborazione con il Consorzio Modena a Tavola ha messo in luce, grazie alla sensibilità degli chef, il valore “etico” dell’alimentazione accostata alla donazione: cucinare è in fondo un atto d’amore che dona benessere, unisce le persone e le mette in connessione, proprio come il gesto di chi dona sangue.
«Il Consorzio Modena a Tavola non è nuovo a collaborazioni intese a promuovere la cucina – conferma il presidente Stefano Corghi – non solo come patrimonio culturale di un territorio, o come espressione della tipicità e qualità di una filiera alimentare, ma anche per dare alla gastronomia l’occasione di essere uno stimolo per preservare la nostra salute. Lo abbiamo fatto in più occasioni, anche per soddisfare le sempre più impellenti esigenze alimentari rispondenti ad intolleranze e affezioni. È per questo che l’invito di AVIS ci è piaciuto. Una sfida stimolante e creativa, per proporre ricette e preparazioni che siano oltre che sane, gustose e saporite».
Con il nuovo calendario, Avis porta ancora una volta nelle case l’invito ad unirsi alla grande “tavolata” dei donatori. È un appello particolarmente sentito in questo momento in cui la raccolta di sangue e plasma segna qualche flessione rispetto agli eccezionali risultati raggiunti in piena pandemia. Fino al mese di ottobre su un risultato complessivo di 47.556 unità raccolte fra sangue, plasma e piastrine (- 3,33% rispetto allo scorso anno), è il plasma soprattutto ad aver segnato un preoccupante calo del 9.33%. Un trend che deve essere rapidamente recuperato, incentivando questo tipo di donazione indispensabile per la produzione di farmaci salvavita per numerose patologie.