Unioncamere Emilia-Romagna, Unioncamere italiana con la collaborazione dell’Ufficio Scolastico Regionale organizzano per lunedì 5 dicembre, dalle 14.30 alle 16.30, l’evento on line “La certificazione delle competenze in contesti non formali: il modello delle Camere di commercio italiane”.

Si tratta di una occasione per la presentazione del modello del sistema camerale per la certificazione delle competenze in contesti non formali. E’ un nuovo progetto realizzato insieme alle reti nazionali e degli istituti tecnici e le associazioni di categoria.

Le prime sperimentazioni riguardano i settori di turismo e meccatronica e si sviluppano attorno a PCTO standard frutto della co-progettazione tra scuole e imprese, alla costituzione di tavoli territoriali settoriali tra scuole, imprese e Camere di commercio per la governance del progetto e a un modello di certificazione che si avvale di una Commissione costituita presso ogni Camera di commercio. Il tutto con il supporto di una nuova piattaforma informatica.

L’evento, inserito nel Festival della Cultura Tecnica, si terrà sulla piattaforma Zoom, con iscrizioni da effettuarsi al link: https://forms.gle/N15qm3s8MnsSWtwY7

Programma

  • Ore 14.30 -Introduzione: Stefano Bellei segretario generale Unioncamere ER
  • Ore 14.45 -La certificazione delle competenze in contesti non formali: una risorsa per ridurre il gap tra domanda e offerta di lavoro Elena Corradi HR & Communication Specialist ERREVI SYSTEM
  • Ore 15.15 -Presentazione del modello di certificazione delle competenze delle Camere di commercio Claudio Gagliardi vicesegretario generale Unioncamere italiana
  • Ore 15.45 -Scuole e imprese raccontano l’avvio del progetto
  • Cesare Molinari, Rete Nazionale Istituti Alberghieri
  • Matteo Musacci vicepresidente nazionale della FIPE (Federazione Italiana Pubblici Esercizi)
  • Ore 16 -Conclusioni – Giovanni Desco dirigente Ufficio IV Ufficio Scolastico regionale dell’Emilia -Romagna

 

(*) PTCO La definizione dei percorsi per il conseguimento di competenze trasversali e per lo sviluppo della capacità di orientarsi nella vita personale e nella realtà sociale e culturale è stata definita con chiarezza dalle linee-guida formulate dal MIUR ai sensi dell’articolo 1, comma 785, legge 30 dicembre 2018, n. 145, che modificava in parte l’alternanza scuola-lavoro, così come definita dalla legge 107/2015.

La normativa attualmente in vigore, infatti, stabilisce in 210 ore la durata minima triennale dei PCTO negli istituti professionali, 150 nei tecnici e 90 nei licei, ma non abolisce la loro obbligatorietà, né il loro essere condizione per l’ammissione agli esami di Stato, così come stabilito dal Decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 62. I percorsi vengono invece inquadrati nel contesto più ampio dell’intera progettazione didattica, chiarendo che non possono essere considerati come un’esperienza occasionale di applicazione in contesti esterni dei saperi scolastici, ma costituiscono un aspetto fondamentale del piano di studio.

Questo modo di intendere le esperienze  comporta un capovolgimento delle tradizionali modalità di insegnamento, riprogettando la  didattica a partire dalle competenze trasversali  così come descritte nella Raccomandazione del Consiglio del Parlamento Europeo del 22 maggio 2018, ossia nella definizione di un progetto concordato per la soluzione di un problema, e di impresa formativa simulata, ossia nello sviluppo di attività imprenditoriali così come effettivamente presenti nella realtà, naturalmente con l’apporto fondamentale del territorio (aziende, enti culturali, centri di ricerca).

 

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