Da semplici lapidi a cappelle grandiose, fino ad arrivare a capolavori assoluti. Li ospitano il cimitero monumentale della Certosa di Bologna e quello di Ferrara, San Cataldo a Modena e la Villetta di Parma. Un elenco davvero lungo quello dei siti cimiteriali culturalmente “significativi” – circa ottanta – dell’Emilia-Romagna, che da oggi può contare su uno strumento in più.
Si tratta della legge, approvata dall’Assemblea legislativa su proposta della Giunta regionale, per il “Riconoscimento e valorizzazione dei cimiteri monumentali e storici”: l’obiettivo, in sintesi, è garantire la valorizzazione, conservazione e promozione di questi beni, favorendone la fruizione da parte dei cittadini.
“Attraverso questa legge, prima in Italia nel suo genere- ha commentato l’assessore regionale alla Cultura e Paesaggio, Mauro Felicori- la Regione si propone di riconoscere i cimiteri significativi quali elementi del patrimonio culturale regionale da salvaguardare e valorizzare, come strumento di coesione e crescita culturale delle comunità e di tutti i visitatori. La legge- ha aggiunto Felicori- intende sostenere un percorso condiviso, attraverso cui una serie di attori del territorio, pubblici e privati, si possano attivare per ampliare la fruizione di questa parte del patrimonio culturale regionale che va oltre la memoria, inserendolo, al tempo stesso, in un orizzonte di respiro europeo”.
Le caratteristiche del provvedimento
In base alla nuova legge, l’appartenenza alla rete dei “cimiteri monumentali e storici dell’Emilia-Romagna” consentirà alle strutture visibilità nazionale e internazionale, attraverso le realizzazioni multimediali curate dal settore Patrimonio culturale della Regione Emilia-Romagna (pubblicazioni e sito web sui cimiteri significativi), nonché tutti i materiali di comunicazione distribuiti dalla Regione stessa. Non solo: verranno anche inseriti in un apposito percorso culturale-turistico, caratterizzato da segnaletica e logo.
Soprattutto, i cimiteri “significativi” dell’Emilia-Romagna potranno avere accesso a finanziamenti regionali per progetti di restauro e conservazione delle strutture architettoniche, decorative e monumentali dei siti; per progetti di valorizzazione, che puntano a rafforzare la conoscenza del sito cimiteriale nel suo insieme, nei rapporti con la comunità e nelle emergenze storico-artistiche.
Nello specifico, potranno essere finanziate attività di catalogazione e studio del patrimonio, mostre e programmi culturali, progetti digitali e multimediali, d’inclusione interculturale, progetti residenziali per artisti e ricercatori, d’accoglienza scolastica e di educazione storica e culturale.
Infine, il personale coinvolto nella gestione e valorizzazione dei cimiteri monumentali dell’Emilia-Romagna potrà avere accesso ai percorsi di formazione.