E’ pronto il “Piano di Recupero Urbano” con cui l’Amministrazione comunale intende riqualificare il condominio di via Unione Sovietica n. 2 e 4 e il contesto limitrofo: dopo la presentazione oggi in Commissione “Territorio e ambiente”, andrà nel prossimo Consiglio comunale, giovedì 15 dicembre, per l’adozione e l’avvio dell’iter, che prevede l’apposizione di vincolo espropriativo e la dichiarazione di pubblica utilità. Il Piano è stato individuato come strumento urbanistico migliore per affrontare lo stato del grande complesso (il cosiddetto “biscione”), che conta 90 appartamenti poi 13 negozi, 14 uffici e 6 centri culturali.
Il primo obiettivo è portare gli immobili di Comune e Acer dai 15 già “opzionati” a 55 (la maggioranza), acquisendone – se necessario anche attraverso esproprio – altri 40, individuati in base a criteri quali l’inagibilità, l’alta morosità degli occupanti, le segnalazioni delle forze dell’ordine, e criteri funzionali in base al progetto stesso. Per favorire poi la compartecipazione dei restanti condòmini, cioè privati proprietari, alle future spese di riqualificazione dell’immobile, l’Amministrazione sta già valutando con istituti bancari e fondazioni misure di sostegno in caso di loro difficoltà a reperire le risorse rispettivamente dovute per l’intervento di rigenerazione.
«Confidiamo in un’ampia discussione e partecipazione da parte di tutti i gruppi consiliari – afferma Riccardo Righi, Assessore all’Urbanistica – per l’importanza e la validità di questo progetto che ha molteplici scopi: riequilibrare la qualità edilizia e sociale, favorire la sicurezza, accrescere le dotazioni di servizi alla persona e alla comunità, con un processo di riqualificazione teso al quartiere e al territorio limitrofo. Il Piano proposto infatti ha la finalità di ridare valore a un’intera zona della città, dopo il progressivo degrado sociale e ambientale che ha coinvolto tutto l’immobile, con fenomeni di illegalità e riduzione dei servizi presenti in origine».
Anche per questo il Piano è stato oggetto sia di un lavoro di condivisione e aggiornamento con le forze dell’ordine e la Polizia Locale, sia di attività dei Servizi sociali, in sinergia con l’Azienda Servizi alla Persona, per sviluppare misure di accompagnamento e sostegno agi residenti interessati dai lavori di riqualificazione.
L’intervento costerà circa 9 milioni (5 dal Governo, 2,5 dal Comune e 1,5 da Acer).