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“È necessario rafforzare immediatamente le misure di prevenzione contro le infezioni respiratorie, per proteggere non solo le persone più fragili ma lo stesso sistema ospedaliero che, in questi giorni, è molto sotto pressione a causa dell’alto numero di ricoveri”. Così Gian Carlo Muzzarelli nella seduta di venerdì 9 dicembre dell’ufficio di presidenza della Conferenza territoriale sociale e sanitaria della provincia di Modena, in occasione della quale Azienda USL e Azienda Ospedaliero – Universitaria di Modena hanno fatto il punto sull’assistenza ai pazienti di tutta la provincia.

In queste settimane si osserva la circolazione contemporanea di più infezioni: accanto al Covid che rialza la testa, infatti, vi è l’influenza, che ha provocato un ingente numero di ospedalizzazioni di persone fragili e di bambini (con conseguente carico anche sui reparti di pediatria). Categorie, queste, che sono le più colpite anche da un terzo virus, molto diffuso, che colpisce l’apparato gastrointestinale. “Questa congiuntura così impattante dal punto di vista sanitario richiede ai nostri cittadini di essere molto responsabili – ha aggiunto Muzzarelli – soprattutto durante le feste. Occorre non abbassare la guardia, correre a vaccinarsi contro l’influenza e contro il Covid e mettere in pratica tutte le precauzioni che abbiamo imparato a utilizzare durante la pandemia”. Dunque, evitare il contatto con le altre persone se si manifestano febbre e sintomi influenzali, utilizzare la mascherina, meglio se ffp2, negli ambienti chiusi e in tutti i contesti dove si creano assembramenti, igienizzare spesso le mani, soprattutto se si frequentano luoghi pubblici, arieggiare spesso i locali, non solo a casa ma in particolare a scuola e al lavoro.

I Dg di Ausl e Aou hanno illustrato la situazione sanitaria di questi giorni, costantemente monitorata dalla task force interaziendale che comprende anche l’Ospedale di Sassuolo SpA: “gli ospedali sono sotto pressione per la crescita dei ricoveri sia di persone positive al Covid sia per i casi di influenza con quadri di media gravità – hanno osservato i due direttori generali –, che si vanno ad aggiungere a tutte le altre casistiche trattate, con una occupazione che rimane intorno al 90%”. A fronte di ciò, è stata potenziata l’intera rete di accoglienza in Ospedali di Comunità (Osco), Case Residenza Anziani (CRA) e nelle strutture del privato accreditato.

Ad oggi i ricoveri Covid sono circa 210, di cui 4 in terapia intensiva. Ad essi vanno aggiunti i ricoverati nei reparti per complicanze da virus influenzali e gastrointestinali. “Se il carico sulle strutture ospedaliere dovesse continuare ad aumentare, sarebbe sempre più difficile mantenere i livelli di prestazioni per l’attività chirurgica programmata”, hanno precisato i due Dg, ribadendo che “solo grazie alle vaccinazioni è possibile evitare una crescita esponenziale dei contagi e dunque dei ricoveri”.

Buono l’andamento delle somministrazioni, grazie anche all’impegno dei Medici di medicina generale di tutta la provincia, ha ricordato la direttrice sanitaria Ausl Romana Bacchi, riportando i dati. Sono circa 107mila le vaccinazioni antinfluenzali già eseguite, di cui circa 100mila dai Medici di famiglia; si aggiungono 2.800 dosi di vaccinazione antipneumococcica. Per il covid, il 73,7% degli over 80 in provincia di Modena ha eseguito la quarta dose, somministrata anche al 67,2% dei cittadini tra i 60 e i 79 anni in condizioni di fragilità. Complessivamente, si è vaccinato con la quarta dose il 60% delle persone eleggibili, dai 12 anni in su.

FONDO PER LA NON AUTOSUFFICIENZA: SÌ AL PRINCIPIO SOLIDARISTICO SUL RIPARTO

Nella seduta di ieri l’Ufficio di Presidenza ha anche approvato la suddivisione del Fondo Regionale per la non autosufficienza (FRNA) assegnato alla provincia di Modena. La Direttrice delle attività sociosanitarie Ausl Federica Rolli ha illustrato i contenuti della DGR 1625/2022, che ha sancito l’incremento delle tariffe per i gestori dei servizi accreditati sociosanitari, e della DGR nr. 2028 del 21/11/2022 che approva il nuovo riparto del FRNA 2022.

La quota FRNA assegnata alla provincia di Modena nel 2022 è pari a 68.626.382,08 euro destinata per il 69,3% a sostenere gli interventi correlati all’area anziani, per il 26,6% all’area della disabilità ed il 4,1% a supporto delle gestioni particolari, di ulteriori compensazioni dell’Irap e delle strutture di piccole dimensioni.

“Le due Delibere tracciano l’introduzione di un principio solidaristico di riparto, cosa peraltro già applicata nel territorio della provincia di Modena, che richiede a coloro che hanno accantonato maggiori residui, generati principalmente negli anni colpiti dalla pandemia COVID-19 per effetto della prolungata chiusura dei centri diurni e del rallentamento delle attività di socializzazione, di utilizzarli per sostenere gli incrementi tariffari a parità di assegnazione provinciale”, ha osservato il Presidente Muzzarelli.

Nei mesi scorsi gli Uffici di piano, le Direzioni dei Distretti e la Direzione sociosanitaria hanno lavorato insieme per presentare la migliore proposta di riparto partendo dalla verifica della correttezza del valore stimato degli incrementi delle rette e dell’effettiva disponibilità dei residui, che ha mostrato una contrazione degli stessi per il distretto di Carpi. Si è dunque proposto di intervenire in una logica solidaristica, la sola che in questo momento può consentire la tenuta dell’intero sistema.

I Sindaci presenti hanno acconsentito all’unanimità ed approvato la proposta di riparto, chiedendo di valutare anche per il futuro un meccanismo di riequilibrio. L’importo assegnato ai Distretti è dunque il seguente: Distretto di Carpi 10.163.222,09 euro, Distretto di Mirandola 9.031.146,90 euro, Distretto di Modena 20.242.966,04 euro, Distretto di Sassuolo 10.216.158,57 euro, Distretto di Pavullo 4.174.005,02 euro, Distretto di Vignola 8.959.740,21, Distretto di Castelfranco 5.839.143,25 euro.

I Sindaci hanno auspicato che sia assegnato quanto prima il Fondo Nazionale per la non autosufficienza anno 2022 e hanno inoltre rappresentato la loro preoccupazione per la tenuta economica dell’anno 2023, rispetto a due fattori: da una parte l’incremento delle tariffe, dall’altra l’aumento dei bisogni di assistenza della popolazione. Al tempo stesso hanno ritenuto strategico richiedere alla Regione l’ampliamento del Fondo Regionale per la non autosufficienza per non penalizzare la piena ripresa dei servizi.

 

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