Un’operazione di pulizia per riportare allo stato naturale e riqualificare un’ampia zona del bacino del Tresinaro, nel reggiano.
Qui sono da poco terminati i lavori di ripulitura e sgombero dai rifiuti di 5000 metri quadrati di area demaniale nel comune di Scandiano e la sistemazione di un tratto lungo 400 metri del rio Canaletto, a Casalgrande.
“Finanziate dalla Regione con 80mila euro- spiega la vicepresidente con delega alla Protezione civile, Irene Priolo- le opere, progettate e dirette dai tecnici dell’Ufficio di Reggio Emilia dell’Agenzia regionale per la Sicurezza territoriale e la Protezione civile, hanno consentito di ripristinare condizioni di naturalità e cambiare l’aspetto di uno spazio che si presentava in condizioni di degrado, oltre a ripristinare la funzionalità idraulica del rio”.
L’intervento
Nella prima area di intervento, lungo il Tresinaro, sono state demolite le recinzioni e le baracche abusive all’interno della zona di pertinenza fluviale, rimosse le piante secche ed eseguito lo sfalcio selettivo della vegetazione spontanea e ingombrante.
Sul posto erano presenti rifiuti di vario genere, potenziale materiale flottante in caso di piena, che sono stati rimossi e differenziati per tipologie – plastica, legname, metalli, vetroresina – per essere poi conferiti a impianti idonei per lo smaltimento o il riciclo.
Sul rio canaletto, l’altra zona di intervento, si sono riprofilate e rinforzate le sponde con la costruzione di scogliere in massi ciclopici e si sono realizzati altri lavori di consolidamento per scongiurare il collasso di opere idrauliche o di cedimenti delle sponde.
L’intervento rientra nella strategia regionale per la riduzione dell’incidenza delle plastiche sull’ambiente denominata “PlasticFreER” e nel programma di pulizia dei fiumi presentato dall’Agenzia regionale.