L’apprezzamento per il lavoro fatto dalla Regione sullo Sviluppo Rurale e i provvedimenti a difesa della viticoltura, colpita dalla flavescenza dorata. La necessità di affrontare il problema del fotovoltaico posato sui terreni agricoli, che sottrae spazio alle produzioni, e di applicare i piani di controllo per ridurre il numero dei cinghiali sul territorio. Sono alcuni dei temi emersi oggi durante l’incontro, a Reggio Emilia, con la Consulta agricola provinciale, cui ha partecipato l’assessore regionale all’Agricoltura, Alessio Mammi. Presenti tutte le associazioni, in rappresentanza delle imprese agricole e agroalimentari.
“L’Emilia-Romagna è il cuore agroalimentare del paese, per numeri della produzione e anche per la varietà delle produzioni stesse” ha commentato l’assessore, che ha riferito i contenuti dell’incontro svoltosi ieri a Roma con il ministro delle Politiche Agricole e Sovranità Alimentare, Francesco Lollobrigida. Incontro che ha visto la partecipazione, oltre che dell’assessore Mammi, degli assessori delle altre Regioni.
“Il problema dell’energia, e dei relativi costi. La necessità di individuare procedure veloci e rapide per distribuire meglio le risorse alle imprese agricole e agroalimentari, scongiurando una crisi economica diffusa. Ancora, il bisogno di costruire con le Regioni, istituzioni vicine ai territori, i documenti attuativi nazionali della Politica Agricola Comunitaria e dello Sviluppo Rurale, evitando così la centralizzazione. Queste sono alcune delle priorità condivise con il ministro” ha detto l’assessore. Sull’Emilia-Romagna, le due priorità indicate sono state le misure di prevenzione contro il diffondersi della Peste Suina Africana e la crisi del settore ortofrutticolo, evidenziando anche il problema della flavescenza dorata nel comparto vitivinicolo. Una questione che ormai tocca un’ampia porzione di territorio italiano. È stato poi ricordato come l’Autorità di Bacino del Po abbia indicato al ministero delle Infrastrutture, tra gli interventi prioritari, lo studio per la progettazione dell’invaso dell’Enza.
Nell’incontro di oggi con la Consulta, Mammi ha annunciato l’uscita di 11 bandi dello Sviluppo Rurale 2023-2027 che riguardano l’agroambiente entro la fine dell’anno, per un valore pari a quasi 150 milioni di euro. L’Emilia-Romagna è già pronta con i bandi della nuova programmazione, ha detto l’assessore, ricordando anche l’importante riallocazione di risorse per scorrere le graduatorie su bandi per il contrasto delle emissioni di ammoniaca e la filiera del latte.
Le associazioni, dal canto proprio, hanno ravvisato la necessità di applicare i piani di controllo e ridurre il numero dei cinghiali sul territorio. Tutte hanno sottolineato l’apprezzamento all’Assessorato per il lavoro fatto sullo Sviluppo Rurale e i provvedimenti a difesa della viticoltura. È stato riportato da più parti il problema del fotovoltaico posato sui terreni agricoli, che sottrae spazio alle produzioni. Tema, questo, che l’assessore ha evidenziato anche nell’incontro col neo-ministro, indicando la necessità di costruire le condizioni perché la norma individui soprattutto i terreni di risulta e i tetti come luoghi ideali per la posa dei pannelli, senza consumo del suolo agricolo.