Via cinque passaggi a livello in altrettanti importanti snodi viari della città per una linea più sicura e veloce. Si potenzia sempre più il servizio ferroviario metropolitano di Bologna con l’inizio del cantiere per l’interramento della ex-Veneta, la linea ferroviaria che collega il capoluogo e Portomaggiore, nel ferrarese, nella tratta compresa tra le stazioni Rfi di Bologna centrale e Fer di Bologna Roveri.
I lavori, iniziati in concomitanza con il cambio orario ferroviario del 12 dicembre scorso e che si chiuderanno entro la fine del 2025, porteranno infatti alla soppressione definitiva dei passaggi a livello nelle trafficate vie Paolo Fabbri, Libia, Rimesse, Cellini e Larga.
L’intervento è finanziato complessivamente con circa 76 milioni di euro (75.874.000), di cui 51 milioni 890mila euro di risorse statali, 18,5 milioni della Regione Emilia-Romagna e 5,484 del Comune di Bologna.
“Arriviamo finalmente a realizzare un’opera attesa da tempo dai cittadini e i tanti pendolari che ogni giorno utilizzano il treno per motivi di studio e lavoro- afferma l’assessore regionale a Infrastrutture, Trasporti e Mobilità, Andrea Corsini-. E non solo perché l’interramento della linea ferroviaria nella zona est del capoluogo porterà benefici sia per la sicurezza che per la fluidità del traffico in punti nevralgici della città. La nuova infrastruttura, in linea con il Patto per il lavoro e per il clima, è infatti un passo avanti importante verso la transizione ecologica per due motivi- prosegue l’assessore-. In primo luogo diminuirà i gas di scarico delle auto che non dovranno più sostare per alcuni minuti e poi perché la linea ferroviaria diventerà sempre più competitiva al mezzo privato per gli spostamenti quotidiani. Due elementi- chiude- che miglioreranno l’aria che respiriamo”.
Per tutta la durata dei lavori, al fine di ridurre al massimo i disagi per i viaggiatori, il servizio sarà sostituito con autobus.
“Con l’interramento della ferrovia- commenta l’assessora alla nuova Mobilità del Comune di Bologna Valtenina Orioli- si realizza una importante opera di “ricucitura”, con nuovi spazi pubblici che contribuiranno a migliorare l’abitabilità e la qualità della vita dei cittadini”.
Il cantiere
A partire dal 12 dicembre scorso sono iniziate le attività per la realizzazione dell’opera: dal disarmo della sovrastruttura ferroviaria e degli impianti tecnologici (trazione elettrica, segnalamento e armamento, etc.), alla rimozione del ballast (pietrisco per la massicciata del binario) e del corpo del rilevato, all’organizzazione e messa in sicurezza delle aree di cantiere. In quest’ultimo ambito, una particolare attenzione è stata posta alla galleria Zanolini, con la messa in opera di barriere fisiche per impedire l’ingresso degli estranei dall’imbocco lato Bologna, al fine di eliminare, o perlomeno limitare, l’occupazione degli spazi di stazione e della galleria stessa.
A inizio gennaio è previsto lo sviluppo della progettazione esecutiva da parte dell’impresa appaltatrice e in parallelo si avvieranno le ulteriori fasi preliminari quali la bonifica degli ordigni bellici (bob), la verifica dello stato degli immobili limitrofi, le indagini archeologiche (come prescritte in sede di Conferenza dei Servizi), lo spostamento dei sottoservizi (di concerto con i relativi enti gestori).
Attività che si concluderanno a luglio 2023 per il via ai lavori di scavo delle trincee della galleria.
La conclusione dei lavori è prevista per la fine del 2025.