“Combattere mafie e corruzione non è evidentemente una priorità dell’Amministrazione comunale di Sassuolo guidata dal sindaco Menani. Ne prendiamo tristemente atto e ne siamo al tempo stesso preoccupati oltre che rammaricati: lo consideriamo molto grave”.

Così Azione Sassuolo commenta la decisione presa all’unanimità dalla Giunta sassolese di uscire da Avviso Pubblico, l’associazione di Enti locali e Regioni che opera a contrasto di mafia e corruzione.

Le motivazioni addotte dal Comune di Sassuolo non rappresentano affatto una giustificazione, anzi. Il passo indietro è giustificato infatti dalla “concomitanza di troppi impegni e problemi” e dall’impossibilità di “prendere parte attivamente alle iniziative”.

“Siamo molto curiosi – commenta ironicamente Azione Sassuolo – si sapere quali siano le altre vitali priorità che impegnano così tanto la Giunta sassolese. A noi non risulta una tale febbrile attività politica o amministrativa che non consenta di ritenere centrale l’attenzione alla lotta alla illegalità”.

Secondo Azione Sassuolo, questa mossa si inserisce in un quadro ancora più preoccupante: una sorta di “messa a terra” locale della linea politica del governo Meloni, considerando anche la recente e criticatissima riforma degli appalti e le decisioni relative all’utilizzo del POS e dei contanti.

“Mentre sarebbe necessario fare di tutto per contrastare chi delinque e le tante forme di illegalità che purtroppo proliferano nel nostro Paese – conclude amaramente Azione Sassuolo – la Giunta Menani decide di fare un passo indietro per mancanza di tempo: auspichiamo un rapido ripensamento”.

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