Il consiglio dell’Avis Comunale di Modena, preso atto che alcune delle iniziative previste per l’anno corrente non si sono potute realizzare, ha deciso di devolvere il corrispettivo ad esse destinate ad un’associazione operante sul territorio nel campo dell’assistenza e dell’aiuto alle persone. «La scelta dell’associazione Porta Aperta di Modena, a cui va il contributo di 2.500 euro, corrisponde ad un’affinità di obiettivi di volontariato e di altruismo – afferma Antonio Ragazzi, presidente Avis Comunale Modena – Così come infatti i donatori esprimono la loro generosità attraverso un gesto silenzioso e disinteressato per aiutare la vita di chi ha bisogno, così Porta Aperta sostiene le persone in difficoltà, con numeri purtroppo in aumento, offrendo loro assistenza, ospitalità, cibo. In una parola: vita».

Sono in media un centinaio le persone che ogni sera accedono alla mensa di Porta Aperta, chi consumando il pranzo in loco, chi da asporto; tra colazione, pranzo e cena sono oltre 60mila i pasti erogati in un anno. Ad oggi, Porta Aperta ospita 200 persone nelle varie strutture che gestisce; spesso di questa realtà si conosce soprattutto il servizio della mensa ma sono tante altre le aree in cui l’associazione è operativa. Tra queste, si richiama ad esempio il servizio dell’unità di strada che nelle sue uscite incontra circa 40 persone; c’è l’emporio sociale Portobello, sempre gestito da Porta Aperta, che annualmente eroga un supporto alimentare a circa 600 famiglie per un totale di circa 2000 persone (da marzo 2022, a causa della guerra, sono 400 le famiglie ucraine che si aggiungono agli altri beneficiari ordinari). «Ringraziamo di cuore Avis per il supporto – dice Alberto Caldana, presidente Porta Aperta – Fare rete tra associazioni è una segnale importante di coesione sociale a servizio della comunità».

 

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