E’ aperta una manifestazione d’interesse che permette a cittadini e attività del forese non allacciate alla rete idrico-fognaria di ottenere una valutazione tecnica e un contributo per il collegamento. Il nuovo “Regolamento per gli estendimenti di rete acquedottistica a favore delle case sparse esistenti” chiede infatti alle Amministrazioni comunali di segnalare ad Atersir (Agenzia territoriale dell’Emilia Romagna per i servizi idrici e i rifiuti) le esigenze dei territori e i casi da valutare. Per questo il Comune di Reggio ha aperto una manifestazione di interesse per individuare le case sparse esistenti che necessitano di allacciamento al sistema acquedottistico che saranno oggetto di studi di fattibilità da parte dell’Agenzia per poter successivamente accedere ai fondi previsti.
“Siamo soddisfatti di questa importante misura che risponde a un bisogno più volte sollevato negli anni scorsi – dichiarano gli assessori comunali Carlotta Bonvicini e Lanfranco De Franco, che seguono la misura rispettivamente come delegata all’ambiente e membro del consiglio di Atersir – Il collegamento acquedottistico è un servizio fondamentale per garantire maggiore qualità dell’abitare e tutela dell’ambiente, anche in quegli immobili rurali costruiti ormai in epoche molto remote. In un territorio come il nostro sono molte le famiglie che vivono in case sparse e necessitano di collegamento alla rete acquedottistica. L’invito è quello di manifestare interesse per poter entrare in graduatoria e poter cosi usufruire dello studio di fattibilità e dei co-finanziamenti oggi disponibili, oppure dei contributi che saranno messi a disposizione nelle prossime annualità.”
Possono presentare domanda tutti coloro che risultano essere in regola con il pagamento dei tributi dovuti al Comune di Reggio Emilia alla data di presentazione dell’istanza e che possiedono o risiedono in una casa sparsa o che vi esercitano un’attività produttiva. Per “case sparse” si intende una località abitata caratterizzata dalla presenza di case disseminate nel territorio comunale a una distanza tale tra loro da non poter costituire né un nucleo, né un centro abitato in cui siano presenti infrastrutture deputate all’approvvigionamento idropotabile gestite da uno o più soggetti collettivi pubblici o privati costituiti con atto formale. Coloro che già in precedenza avessero segnalato formalmente o informalmente ai servizi comunali la propria necessità sono tenuti a partecipare alla manifestazione di interesse.
Una volta ricevute le manifestazioni d’interesse, l’Amministrazione comunale individuerà le situazioni da sottoporre ad Atersir per lo studio di fattibilità e il cofinanziamento delle opere. Nel farlo si baserà sui seguenti criteri: numero di abitanti residenti; numero di unità abitative presenti; numero di attività produttive esistenti; percentuale di contribuzione da parte di soggetti terzi maggiore del 50%.
Sulla base di quanto stabilito dal “Regolamento per gli estendimenti di rete acquedottistica a favore delle case sparse esistenti” Atersir stilerà una graduatoria per ogni sub-ambito, utile a individuare gli interventi da finanziare a seguito della verifica di fattibilità tecnico-economica dell’intervento. Gli interventi saranno inseriti nel programma operativo sulla base della graduatoria previa sottoscrizione di apposita convenzione che preveda la contribuzione da parte dei privati o di soggetti terzi pari almeno al 50% dell’importo necessario per la realizzazione dell’estensione. Nel caso in cui non si renda necessaria la contribuzione da parte di soggetti terzi perché gli interventi comportano un vantaggio in termini di resilienza per il servizio idrico integrato, essi saranno inseriti d’ufficio con determina dirigenziale nel Programma operativo degli interventi fino a concorrenza delle risorse disponibili.
Le domande devono essere inviate al Comune di entro le ore 13 di mercoledì 11 gennaio tramite PEC oppure inviate a Comune di Reggio Emilia via Mazzacurati n. 11 42122 Reggio Emilia.
INFO: tel. 0522 456846 e segretria.assessoredefranco@comune.re.it