Domenica mattina a Gatta, in comune di Castelnovo Monti, e a San Bartolomeo, in comune di Villa Minozzo, saranno ricordati i partigiani che furono uccisi dai nazisti l’8 gennaio 1945.
Dopo la celebrazione, alle 9.30, della messa a suffragio dei caduti nella chiesa parrocchiale di Gatta, e la benedizione, si terrà il saluto del primo cittadino villaminozzese, Elio Ivo Sassi, cui farà seguito la commemorazione ufficiale da parte dell’onorevole Antonella Incerti, deputata alla Camera dal 2013 al 2022. Si procederà infine in corteo per Villa Marta e saranno deposti fiori al monumento e al cippo delle due località in cui si consumò l’eccidio.
“All’alba di quel giorno, un lunedì – racconta il sindaco Sassi – alcuni militari tedeschi provenienti da Felina arrivarono silenziosamente a Gatta e catturarono Bruno Manlio e Ruggero Silvestri, che in seguito saranno ammazzati. Poi attraversarono il fiume Secchia e soppressero a San Bartolomeo le due sentinelle, Sergio Stranieri e Vasco Madini. Quest’ultimo riuscì, prima di spirare, a lanciare l’allarme sparando un colpo in aria. Gli altri partigiani, che stavano riposando in una stalla, tentarono così la ritirata”.
Prosegue Elio Ivo Sassi: “A parte Flavio Zafferri, che risulterà l’unico superstite, furono però catturati mentre stavano ripiegando in direzione di Sonareto e di Carniana. Vennero scortati a Villa Marta. Là furono torturati e freddati Aldo Bagni, Angelo Masini, Arturo Roteglia, Aristide Sberveglieri e Armando Ganapini, mentre i graduati Carlo Pignedoli e Gino Ganapini furono condotti a Ciano d’Enza e in seguito fucilati, il 26 gennaio”.
La commemorazione, che sarà accompagnata dalle note del corpo bandistico di Felina, è organizzata dalle Amministrazioni comunali di Villa Minozzo e di Castelnovo Monti ed è patrocinata dall’Unione montana dei Comuni, con la collaborazione delle associazioni partigiane Alpi-Apc ed Anpi e dell’istituto Istoreco.
“La partecipazione a questa manifestazione – conclude Sassi – è essenziale per confermare i valori di libertà, democrazia e pace su cui si fondano il nostro Paese e l’Europa intera, messi a dura prova dalla guerra che da quasi un anno infiamma la terra ucraina”.