Va in scena al Teatro Comunale di Modena venerdì 20 gennaio alle 20 e domenica 22 gennaio alle 15.30 Pelléas et Mélisande, uno dei più celebri titoli del repertorio francese, con musica di Claude Debussy su libretto di Maurice Maeterlinck. Giovedì 19 alle ore 18 il giornalista Alberto Mattioli e il direttore d’orchestra Marco Angius terranno al Ridotto del Teatro una presentazione dell’opera al pubblico (ingresso libero).

Unico dramma musicale portato a compimento da Claude Debussy, rappresentato nel 1902, Pelléas e Mélisande ha segnato l’apertura del nuovo secolo e inaugurava, con un profondo mutamento di stile e di linguaggio, il teatro lirico del Novecento. Per poter pervenire a un modello d’opera così nuovo e rivoluzionario, l’autore dovette lavorarvi per ben dieci anni, a partire dal suo primo incontro col dramma in prosa di Maurice Maeterlinck, alfiere del simbolismo letterario. Raramente rappresentata, l’opera si vede a Modena in una produzione nata al Teatro Regio di Parma in coproduzione con il Teatro Municipale di Piacenza (dove andrà in scena il 3 e 5 febbraio) e andata in onda per Rai Cultura su Rai 5. Regia, scene e i costumi sono firmate dal del team creativo franco-canadese Barbe & Doucet che concepiscono un allestimento circolare, che si ispira allo Spiritismo tardo ottocentesco, in cui i personaggi sono immersi in un limbo, tra elementi scenici naturali, boschivi e acquatici, marmi che evocano cimiteri monumentali, isole semoventi, pannelli e fondali in continuo movimento. Una realtà a cavallo tra diversi mondi, da cui non sembra esser possibile sfuggire, dove ciascun elemento ha un significato simbolico. La parte musicale dello spettacolo è affidata a Marco Angius, direttore di riferimento internazionale per il repertorio musicale contemporaneo.

Un cast internazionale è formato da la Mélisande di Karen Vourc’h, dal Pelléas di Phillip Addis, dal Golaud di Michael Bachtadze, Arkël di Vincent Le Texier, Geneviève di Enkelejda Shkoza, Yniold di Silvia Frigato, un medico/pastore di Roberto Lorenzi. In buca l’Orchestra dell’Emilia-Romagna Arturo Toscanini mentre il coro sarà quello del Teatro Regio di Parma preparato da Massimo Fiocchi Malaspina.

“Debussy era particolarmente attratto dallo Spiritismo – raccontano i registi Barbe & Doucet -. Il movimento nacque a Parigi alla fine dell’Ottocento e si diffuse in tutta Europa. Ed è proprio ai temi connessi allo Spiritismo che ci siamo ispirati nell’ideare questo nuovo spettacolo. In particolare, L’Isola dei morti dell’artista simbolista Arnold Böcklin è una serie di cinque dipinti realizzati tra il 1880 e il 1886 e il nostro allestimento è in qualche modo un’interpretazione di queste opere. Circondato d’acqua, il Royaume d’Allemonde è l’isola in cui i morti sono intrappolati. Pelléas et Mélisande è un’opera che racconta queste anime e il loro annegamento: le forze della natura trascinano i personaggi negli abissi dell’amore proibito e niente è più raggiungibile, neanche attraverso la morte”.

Marco Angius ha diretto in tutto il mondo prestigiosi complessi quali Ensemble Intercontemporain, Tokyo Philharmonic, Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai di Torino, Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino, Teatro Comunale di Bologna, Orchestra Sinfonica Giuseppe Verdi di Milano, Orchestra della Svizzera Italiana, Orchestre de Chambre de Lausanne, Orchestra della Toscana, Sinfonica di Lecce, I Pomeriggi Musicali, Luxembourg Philharmonie, Muziekgebouw/Bimhuis di Amsterdam, La Filature di Mulhouse, Teatro Lirico di Cagliari. È stato invitato da numerosi festival quali Biennale Musica di Venezia, MITO, Warsaw Autumn Festival, Ars Musica di Bruxelles, deSingel di Anversa, Traiettorie, Milano Musica e Romaeuropa Festival.

Biglietti, da 20 a 50€ salvo riduzioni. Biglietti online, presso la biglietteria del Teatro, o telefonando allo 059 2033010. Info www.teatrocomunalemodena.it.

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