Il Comune di Modena sta approfondendo i contenuti e sta valutando di presentare ricorso al Consiglio di Stato contro la sentenza del Tar di Bologna che annulla le delibere del Consiglio comunale, e gli atti conseguenti, che nel 2014 e poi nel 2022 avevano dato il via libera all’attività di Hera luce con il programma “Modena pensa led”, poi proseguito lo scorso anno con “Modena full led”, i cui lavori sono iniziati in ottobre, con l’obiettivo di sostituire oltre 14 mila corpi illuminanti con luce a led.

La possibilità del ricorso è annunciata dall’Amministrazione comunale esprimendo “sconcerto per i contenuti di una sentenza che costringe a sospendere un intervento di miglioramento dell’illuminazione pubblica, già giunto a buon punto, che qualifica la città, con un aumento significativo del risparmio energetico e garanzie di maggiore sicurezza delle strade”.

Con la prima parte del programma, iniziata nel 2015, sono già stati sostituiti circa 13 mila corpi illuminanti, quasi la metà del totale.
L’investimento complessivo di “Modena full led” avviato nel 2022 per completare l’intervento su tutta la città è di 7 milioni di euro ed è interamente a carico del gestore Hera Luce che, come previsto dal contratto di servizio con la società, in seguito al percorso di incorporazione di Meta in Hera spa, rientra dei costi sostenuti attraverso la riduzione della spesa energetica.
Dei sette milioni dell’investimento, circa cinque sono dedicati specificamente al passaggio a led degli impianti di illuminazione pubblica, mente i restanti due sono impiegati per progetti di riqualificazione luminosa di altre zone della città.

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