“Allo stato attuale non sono state avanzate dal Raggruppamento Temporaneo di Imprese aggiudicatario dell’appalto integrato della progettazione esecutiva e dell’esecuzione dei lavori di realizzazione della linea tranviaria richieste di revisione prezzi e non si ha dunque evidenza di extracosti, né tantomeno una conseguente loro quantificazione.
Pertanto, la copertura per la realizzazione dell’opera è confermata nell’ambito del Quadro Economico approvato in sede di progetto definitivo e già comunicato a codesto Ministero”.
E’ quanto scritto nella risposta del Comune di Bologna inviata ieri al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti per rispondere ai chiarimenti richiesti.
“Qualora in corso d’opera si evidenziassero costi aggiuntivi e, conseguentemente venisse fatta richiesta di compensazione nell’ambito dell’esecuzione dei lavori – prosegue Palazzo d’Accursio – il Comune di Bologna farà fronte agli stessi utilizzando nell’ordine:
– gli strumenti previsti dalla Legge di Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2023 (L. n. 197 del 29/12/2022);
– le possibilità di utilizzo delle economie, in parte già disponibili (in un altro passaggio della lettera si ricorda che il ribasso di gara offerto dal Raggruppamento Temporaneo di imprese aggiudicatario è stato pari al 4,46% pari a 14.328.572,95 euro);
– le possibilità di rimodulazione del Quadro Economico dell’opera previste dal DM 448/2021 e dalle norme vigenti.
– In ultima analisi, qualora risultasse ulteriore necessità, il Comune di Bologna farà in ogni caso carico ai propri impegni con risorse proprie, come peraltro previsto all’art. 2 c. 6 del già richiamato DM 448/2021 e all’art. 4 della Convenzione del 24/02/2021 sottoscritta dal Comune di Bologna e dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti per la realizzazione della prima linea tranviaria di Bologna”.