“Siamo consapevoli che l’aumento della tazzina di caffè possa suscitare malumori, ma non vogliamo rinunciare alla qualità del prodotto che quotidianamente offriamo ai nostri clienti. Inoltre, chiediamo ai consumatori di comprendere che con l’incremento dei costi a 360° ci siamo visti costretti a rivedere i prezzi al rialzo”.
Lapam Licom dà voce ai pubblici esercizi associati in merito al rincaro del costo di un caffè servito, spiegando che si è trattata di una misura necessaria per adeguare i costi, in un contesto dettato da numerose difficoltà: l’obiettivo è quello di continuare a garantire la qualità del prodotto garantito agli avventori, una qualità che negli ultimi anni è molto cresciuta.
Tutto questo a fronte della grandi difficoltà del comparto negli ultimi anni: prima la pandemia, con le conseguenti chiusure e riaperture che hanno causato gravi perdite e ora con i rincari dovuti all’inflazione, ai costi delle materie prime e ai costi di struttura (affitto, tasse, personale, utenze). Ecco perchè alcuni esercizi pubblici si sono visti costretti ad aumentare di qualche centesimo il prezzo di un caffè.
“Non vogliamo mettere in secondo piano la qualità: per noi garantire al nostro cliente il prodotto migliore è una priorità – riprende Lapam Licom, sempre facendo eco ai propri associati -. E non si tratta solo di prodotto finale, ma anche del servizio, quella cura nei dettagli che solo un esercizio pubblico è in grado di offrire, dal bicchierino di acqua alla pulizia del locale, passando semplicemente per un ‘buongiorno’ e un sorriso. A fronte poi di un’inflazione elevata e di un costo di gestione che non è diminuito, molti sono stati costretti ad adeguarsi, pensiamo solo al costo delle bollette energetiche che è triplicato nell’ultimo anno e che Tari, Tosap e costi di struttura in generale non sono diminuiti. Gli aiuti del Governo sono stati utili ma non risolutivi. E’ anche bene ricordare come i prezzi non venissero modificati da una decina d’anni”. Lapam Licom conclude ricordando quali strumenti mette in campo per sostenere le imprese del settore: “Stiamo lavorando molto sull’aggiornamento per i pubblici esercizi, attraverso strumenti come il food cost e il controllo di gestione, ma anche con appuntamenti di formazione continua per i baristi”.