La terza ed ultima interrogazione discussa nel Consiglio Comunale di ieri sera era a firma di Maria Savigni e Serena Lenzotti del Partito Democratico, illustrata dalla Capogruppo Maria Savigni ed avente ad oggetto: “Approvazione regolamento incentivi gestione entrate”.

“Nel corso della seduta di Giunta del 4 ottobre del 2022 – si legge nell’interrogazione – l’Amministrazione ha approvato il Regolamento incentivi gestione entrate di cui all’articolo 1, comma 1091 della legge n°145 del 2018.

Premesso inoltre che l’uso del fondo così costituito prevede che se il 10% viene destinato al potenziamento delle risorse strumentali degli uffici, il 90% delle risorse è destinato al trattamento accessorio premiante per i dipendenti, oltre che per i dirigenti e gli incaricati di posizione organizzativa, in ragione del raggiungimento degli obiettivi di recupero dell’evasione dei tributi comunali e della partecipazione all’accertamento dell’evasione dei contributi erariali. Si interrogano il Sindaco e la Giunta per sapere: prioritariamente quali siano state le motivazioni politiche che hanno indotto la Giunta ad adottare questo provvedimento; nello specifico: quali somme siano state previste per questo fondo, nel bilancio di previsione; la conferma che il parametro tecnico che sarà impiegato per la determinazione concreta del riconoscimento economico sarà l’imposta effettivamente riscossa e non solo accertata; in questo caso, se per riscossa debba intendersi a titolo definitivo”.

 

Ha risposto il Vicesindaco Alessandro Lucenti.

“La norma citata (si tratta della Legge di bilancio per l’anno 2019) ha effettivamente riproposto, dopo tanti anni di vigenza iniziale dell’Imu in cui tale disposizione era assente, una norma già conosciuta e sperimentata da tanti anni, anche nel nostro Ente, in materia di ICI. L’amministrazione comunale ha condiviso la scelta del legislatore di incentivare la riscossione delle Entrate tributarie IMU-Tari immaginando tra l’altro che le motivazioni che ci hanno spinto a tale decisione siano le stesse che hanno spinto anche le amministrazioni precedenti a stanziare 25 mila euro l’anno in materia di incentivi ICI. L’acquisizione efficace di queste entrate e il perseguimento di una maggiore equità fiscale, sono un fondamentale obiettivo politico che riteniamo possa essere meglio raggiunto attraverso questo strumento che ha sostituito quello sopra richiamato in materia di ICI. La scelta della Giunta è tra l’altro assolutamente in linea con quella di molti altri comuni, a partire da quelli del Distretto ceramico e inoltre discende dalla modifica apportata al Turec dal Consiglio comunale con deliberazione n.23 del 29/3/2021 rispetto alla quale la minoranza non votò contro ma si astenne.

Tra l’altro, sempre per proseguire nel confronto con l’incentivo presente in materia di ICI, questa amministrazione ha preso atto della scelta restrittiva compiuta dal legislatore in questa materia rispetto a quella dell’ICI. Occorre sottolineare infatti, che l’incentivo introdotto da questa nuova norma è molto più vincolato di quello preesistente sia nel suo importo complessivo (massimo il 5% del gettito riscosso) che in quello relativo alla retribuzione individuale dei dipendenti che partecipano a questa suddivisione (massimo il 15% della retribuzione individuale).

A ben vedere è presente tra l’altro una particolare e pesante “restrizione” che è quella per la quale si richiede che le somme in questione, oltre ad essere effettivamente riscosse in un determinato anno, siano anche accertate nel medesimo anno, con ciò vanificando ingiustamente e insensatamente, ai fini di questo riconoscimento, gli accertamenti fatti in un determinato anno che determinano riscossioni negli anni successivi. In materia di Ici invece, si premiava la riscossione avvenuta, a prescindere dall’annualità in cui era stato effettuato l’accertamento e sappiamo che questo accade molto spesso perché le attività di riscossione coattiva non hanno una tempistica così breve da concludersi nello stesso anno della notifica dell’accertamento.

Il Comune di Sassuolo negli anni passati, e quindi anche con la precedente amministrazione, aveva effettivamente erogato incentivi in percentuale della riscossione dell’ICI per un importo di euro 25.000 mentre al momento, la nostra scelta è stata di un importo dimezzato rispetto a quello sopra indicato e cioè di 12.500 euro.

Infine, per rispondere ai quesiti successivi, si conferma come già fatto sopra, che il parametro di riferimento è la riscossione e che gli importi incassati a titolo di accertamento esecutivo sono sempre definitivi, in quanto, tale atto costituisce acquiescenza da parte del contribuente rispetto all’accertamento fiscale e quindi non possono essere oggetto di restituzione al contribuente”.

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