Da giovedì 2 a domenica 5 febbraio, nell’ambito di ART CITY Bologna 2023, in occasione di ARTEFIERA e del programma di celebrazioni del cinquecentenario della nascita di Ulisse Aldrovandi, le porte del Museo della Specola saranno aperte all’Arte contemporanea.
Lo storico punto di osservazione astronomico di Palazzo Poggi ospiterà un’installazione di Cuoghi Corsello, intitolata Mostri. Noi, gli altri, sé stesso, curata dal prof. Luca Ciancabilla. Le vecchie tende della sala della Torretta, logorate dal sole e dal tempo, ora sostituite con nuove grazie alla sponsorship di Lavoropiù S.p.a., sono state utilizzate dagli artisti per dare concretezza a un’installazione temporanea: un tunnel spazio-temporale che, riversandosi nel cielo come un buco metafisico, porterà i visitatori ad affacciarsi sull’universo, conducendoli verso l’infinito e lo sconosciuto.
Il modus operandi di Cuoghi Corsello, “salvatori” di quello che non è più ritenuto utile, ha trovato nei tendaggi il supporto ideale per la pittura di figure “orribilmente mostruose”, così care ad Ulisse Aldrovandi: osservare il mondo, catalogare, ridisegnare, cogliere l’esistente altrove e dentro ai confini illimitati del fantastico, conduce verso la conoscenza, a scoprire o ridefinire la realtà con il coraggio dell’avventura immaginativa.
Da luogo deputato all’osservazione delle stelle e dei pianeti, la Specola si trasformerà nel palcoscenico di un inusuale spettacolo “astronomico” in cui, ad essere scrutati nel cielo rosso delle tende lacerate dai raggi del sole, saranno i galeoni indagatori dei mari, come navi stellari, contro il tempo che tutto ha oscurato. Dai mostri di Ulisse a Mostrella, un po’ mostro e un po’ stella, il passo è breve, ma solo in apparenza.
“Il Sistema Museale di Ateneo – afferma il suo Presidente, prof. Roberto Balzani – conserva beni a volte remoti. E, tuttavia, questi oggetti costituiscono, per chi si occupa di contemporaneità, occasioni intriganti d’ispirazione. È una sfida, quella di rendere plausibile il nesso fra arte, impresa e patrimonio, che oggi si rinnova grazie alla visione illuminata di un’impresa, Lavoropiù, cui siamo grati anche per il restauro della copia antica dell’Ercole Farnese, al talento riconosciuto di due artisti, Cuoghi Corsello, in dialogo con il nostro spazio più suggestivo – la Specola -, e alla cura appassionata del prof. Luca Ciancabilla. Un ulteriore arricchimento dell’offerta di Palazzo Poggi, mai così ricca come in questi mesi: la mostra delle cere con il Museo Davia Bargellini, L’altro Rinascimento di Aldrovandi ed ora questo cambio di prospettiva e di sensibilità che consente di allargare ancora lo sguardo, dentro e fuori di noi”.
Del resto, sottolinea all’unisono Matteo Naldi, direttore marketing dell’agenzia per il lavoro sponsor dell’iniziativa, “Lavoropiù ha sempre sostenuto la cultura e siamo onorati di poter contribuire a questo progetto. La partnership con l’Università di Bologna e il Sistema Museale di Ateneo si inserisce in un percorso già avviato, che vede Lavoropiù impegnata da anni in sostegni, contributi e collaborazioni per la conservazione del patrimonio artistico della città. Bologna rappresenta un luogo a noi caro e siamo felici di partecipare a questa iniziativa, che fa bene a tutti e dimostra come l’arte e il mondo dell’impresa possano unirsi in una sinergia vincente per promuovere nuove forme di welfare territoriale. Il legame tra arte e impresa crea contaminazione e contribuisce allo sviluppo culturale e sociale delle comunità”.
Orari di apertura Specola nei giorni di Art City:
2 e 3 febbraio 2023, 10.15 – 15.15 | 4 febbraio 2023, 10.15 – 23.15 | 5 febbraio 2023, 10.15 – 17.15
Accesso ai 15 minuti di ogni ora |max 15 persone per turno senza prenotazione
– dal 6 febbraio al 31 maggio 2023
Da martedì a venerdì: 10.00 – 16.00 | Sabato, domenica e festivi: 10.00 – 18.00, prenotando la visita al Museo della Specola
La sostituzione delle vecchie tende e l’allestimento dell’opera di Cuoghi Corsello nella Specola, non sarà l’unica importante iniziativa promossa nell’ambito della sponsorizzazione.
Nelle prossime settimane, infatti, verrà avviato, per opera di Camillo Tarozzi, l’intervento di restauro dell’Ercole a riposo di Angelo Gabriello Piò, oggi custodito nell’anticamera dell’Aula Carducci, che il grande scultore bolognese ebbe a realizzare intorno al 1720, subito dopo la conclusione del suo soggiorno romano presso la bottega di Camillo Rusconi.
Forse non tutti sanno, infatti, che l’Ercole in arenaria posto al centro del cortile di Palazzo Poggi, che da questo prende il nome, non è l’originale settecentesco di mano del Piò (che lo eseguì per la Casa di Antonio Cavazza, oggi Palazzo Spada, sede del Circolo della Caccia, dove rimase fino alla metà del XVIII secolo).
Dal 1984, infatti, la scultura è custodita nell’anticamera dell’Aula Carducci, sostituita da una perfetta copia in scala naturale – anch’essa in arenaria – che a quel tempo ne prese il posto sull’antico piedistallo a causa del grave stato di conservazione in cui si trovava l’opera dopo più di due secoli e mezzo trascorsi all’aperto ed esposta alle intemperie delle stagioni.
L’attuale collocazione è dunque la conseguenza di un’operazione di natura preventiva attuata quasi quarant’anni fa (a cui fece seguito un restauro, probabilmente non l’unico condotto nei secoli passati), finalizzata alla salvaguardia della scultura nelle migliori condizioni conservative possibili, dopo vari tentativi realizzati in precedenza, che però non portarono ai risultati sperati.
Il tema della conservazione delle statue all’aperto attraverso la loro musealizzazione in un luogo chiuso a favore della contemporanea sostituzione delle stesse con copie identiche, è ancora molto dibattuto, come se il contesto dell’opera d’arte fosse più importante della sua conservazione ai posteri.
Anche per storicizzare queste problematiche, si è deciso – grazie al contributo economico di Lavoropiù S.p.a. – che il cantiere di manutenzione e restauro sarà aperto a tutta la comunità universitaria e a chiunque intenda provarsi con la teoria e la pratica della conservazione delle opere d’arte, secondo un calendario di appuntamenti di prossima pubblicazione.
A partire da mercoledì 15 febbraio 2023 prenderà inoltre avvio un ciclo di conferenze (3-17-31 marzo 2023) dal titolo Ercole si racconta. Quattro conversazioni sulla statua simbolo di Palazzo Poggi, in cui si cercherà di porre l’attenzione sull’Ercole e su alcuni temi generati dall’operazione di restauro. Ospiti, diversi docenti dell’Alma Mater, Andrea Bacchi, Luca Ciancabilla, Francesco Citti, Claudia Golino, Alessandro Iannucci, il restauratore Camillo Tarozzi e il direttore marketing di Lavoropiù Matteo Naldi.
Per consultare il programma completo: https://sma.unibo.it/it/agenda/il-riposo-dellercole-di-palazzo-poggi