ROMA (ITALPRESS) – “Lo spreco alimentare reca danno all’ambiente e rappresenta un insostenibile costo energetico, oltre ad essere un peso etico della nostra società di fronte alla povertà. E’ una realtà che riguarda tutti noi: coltivare, produrre, trasportare e conservare cibo che poi non mangeremo e getteremo via, con il relativo smaltimento, determina una catena di costi energetici che, a maggiore ragione oggi, non può essere accettata”. Lo afferma il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica, Gilberto Pichetto, in occasione della Giornata nazionale contro lo spreco alimentare.
“Negli anni – ricorda Pichetto – si è fatto tanto, anche sul fronte parlamentare con l’approvazione di una legge specifica, per arginare un fenomeno da numeri che restano comunque allarmanti: investendo innanzitutto sulla consapevolezza dei consumatori, ma anche sulla limitazione di quegli sprechi nella filiera che oggi, grazie a una diffusa attenzione, appaiono più contenuti che in passato. L’azione meritoria delle realtà attive nel sostegno ai più bisognosi – spiega il ministro – si sta coordinando con maggiore successo, ad esempio, con le catene di supermercati, così che i prodotti prossimi alla scadenza non vengano buttati, ma destinati a chi ne ha più necessità. Allo stesso tempo, si coglie una maggiore attenzione del mondo imprenditoriale verso una produzione più sostenibile, così come nelle realtà agricole e della ristorazione”.
“Il governo – conclude il Ministro – proseguirà a confrontarsi con Regioni e Comuni, prime frontiere della lotta allo spreco di cibo, ma anche in sede europea, per rafforzare le buone pratiche e renderle patrimonio comune. La sfida ambientale e climatica – conclude il ministro – si gioca anche dunque su questo terreno: usare bene le nostre risorse naturali, l’energia che produciamo, quel cibo nel quale l’Italia rappresenta l’esempio massimo di eccellenza”.
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