Atterrata all’aeroporto Marconi di Bologna domenica 5 febbraio alle 21, oggi Ayleen, una bambina Curda di 20 mesi, è ricoverata presso la Cardio Chirurgia pediatrica dell’IRCCS Policlinico di Sant’Orsola diretta dal professore Gaetano Gargiulo dove riceverà le cure necessarie a salvarle la vita. Con lei la madre.
Ayleen, 20 mesi, ha vissuto fino a 20 giorni fa in un campo profughi in condizioni estremamente disagiate quando, probabilmente in seguito ad un episodio influenzale, le sue condizioni già precarie sono precipitate e le è stata diagnosticata, grazie alla presenza dell’unico cardiologo pediatrico del territorio, una cardiopatia congenita complessa che se non trattata tempestivamente avrebbe reso le condizioni della piccola incompatibili con la vita.
I medici presenti non potevano garantire un trasporto sicuro e soprattutto non avevano il materiale per intubare la bambina e sottoporla a ventilazione meccanica.
Subito si è mossa la catena dei soccorsi che ha coinvolto la Regione Emilia Romagna, che oltre a facilitare le operazioni di arrivo della piccola coprirà le spese mediche necessarie a curarla, il Comando europeo per il trasporto aereo (EATC, European Air TransportCommand), che ha organizzato il difficile trasporto, il Policlinico di Sant’Orsola dove sarà operata e l’Associazione Piccoli Grandi Cuori che ha preso in carico la madre di Ayleen e darà il supporto necessario per tutte le necessità extraospedaliere. Il tutto grazie anche alla segnalazione della Associazione Help APS di Sassuolo, che ha tenuto il contatto con l’associazione che in territorio iracheno segue i bambini malati di cardiopatie.
“Il mio pensiero va innanzitutto alla piccola Ayleen, – commenta Raffaele Donini, Assessore alle Politiche per la Salute Regione Emilia-Romagna – a cui mando un abbraccio per accompagnarla in questa sfida così difficile, nessun bimbo al mondo dovrebbe trovarsi ad affrontare prove di questo tipo. Voglio anche ringraziare tutti i soggetti che si stanno adoperando per lei e che hanno contribuito alla sua presa in carico, cioè i professionisti della Cardio Chirurgia Pediatrica dell’IRCCS Policlinico di Sant’Orsola, l’European Air Transport Command, il Comando Operativo di Vertice Interforze, il 118 e naturalmente l’Associazione Piccoli Grandi Cuori, che si sta prendendo cura della mamma di Ayleen, alla quale va tutto il nostro affetto”.
Più nello specifico l’Italia che è stata contattata per il supporto, per il tramite del Comando Operativo di Vertice Interforze (COVI) della Difesa ha richiesto all’AECC (Aeromedical Evacuation Control Center) dell’EATC di pianificare e monitorare questa urgente missione di evacuazione medica.
La migliore risorsa disponibile è stata individuata in un’aero-ambulanza dedicata messa a disposizione dal Ministero della Difesa del Lussemburgo ai partner dell’EATC ed eseguita dal Luxembourg Air Rescue (LAR).
L’AECC si è coordinata immediatamente con tutti gli attori coinvolti, italiani e lussemburghesi, per evacuare urgentemente la bambina. Un team medico specializzato della LAR ha assicurato che la paziente fosse trasportata in sicurezza dall’aeroporto internazionale di Sulaymaniyah (Iraq) all’aeroporto di Bologna in Italia. La bambina, sempre accompagnata dalla madre per tutto il viaggio, è stata assistita a Bologna già sulla pista di atterraggio dall’equipé della Cardio Chirurgia Pediatrica dell’IRCCS Policlinico di Sant’Orsola composta dalla Cardio Chirurga Emanuela Angeli e dalla Anestesista Sara Schirru, con loro mezzi e personale messi a disposizione dalla Croce Rossa per un trasporto sicuro in emergenza.
DALLA DIAGNOSI PRE-NATALE ALL’ETA’ ADULTA
Presso la Cardiologia e la Cardiochirurgia pediatrica dell’IRCCS Azienda Ospedaliero Universitaria di Bologna – Policlinico di Sant’Orsola ogni anno vengono visitati circa 9000 piccoli pazienti provenienti da tutto il Paese ed eseguiti 350 interventi di cardiochirurgia.
Numeri che fanno del Policlinico di Sant’Orsola uno dei primi 3 centri nel Paese per la cura delle Patologie cardiache nei bambini.
Bologna è uno dei pochi centri cardiologico-cardiochirurgico in Italia a vantare la possibilità di seguire il paziente dalla diagnosi prenatale a tutta l’età adulta, garantendo una presa in carico totale del paziente durante tutto l’arco della sua vita e offrendo a tutte le fasce di età l’opzione del trapianto e delle assistenze meccaniche.
Un delle massime espressioni della cardio chirurgia pediatrica è il trapianto di cuore.
La speranza di vita per i bambini trapiantati è molto alta, 80% a 5 anni, il paziente trapiantato più piccolo aveva 84 giorni di vita e l’età media al trapianto è di 10 anni per quelli pediatrici e 37 per i Guch.