Il Gruppo di documentazione Mezaluna ha organizzato, con il patrocinio del Comune di Vignola, un ciclo di incontri – conferenze o presentazione di volumi – a cadenza mensile, dal titolo “I giovedì del territorio” con l’obiettivo di approfondire aspetti artistici e storici, specifici del nostro territorio. Nell’incontro di giovedì 16 febbraio Maria Giovanna Trenti parlerà di un conosciuto edificio vignolese, Villa Braglia, la cui facciata guarda l’omonima piazzetta, mentre il lunghissimo prospetto laterale fiancheggia il primo tratto di via Cesare Battisti.
Maria Giovanna Trenti si occupa di cultura locale e ha al suo attivo numerosi volumi e decine di articoli sui vari aspetti, storici, artistici, economici, gastronomici e di costume, della media Valle del Panaro. Villa Braglia, che oggi si fa notare essenzialmente per le grandi dimensioni e non certo per la qualità estetica, fu invece celebrata, tra fine Ottocento e primi Novecento, come una delle “meraviglie vignolesi” insieme alla Rocca e a Palazzo Barozzi.
Venne costruita per volontà dell’avvocato vignolese Giacomo Tosi-Bellucci, personaggio di spicco nella politica (fu anche sindaco di Modena) e nella cultura modenese del suo tempo, in analogia a quanto stavano realizzando tante altre famiglie importanti di Modena e a testimonianza dei propri successi e del proprio prestigio. Il grande edificio, che raggiunse il suo massimo splendore negli ultimi decenni dell’Ottocento, seguì poi la rapidissima parabola discendente della famiglia e già a pochi decenni dalla costruzione ne viene documentato il declino.
L’appuntamento, aperto a tutti gli interessati, è quindi per giovedì 16 febbraio, alle ore 17.00, presso la sala conferenze della Biblioteca comunale Francesco Selmi. Introdurrà Giampaolo Grandi, presidente del Gruppo di Documentazione Vignolese Mezaluna Mario Menabue.