Al via nuove opportunità di trattamento rivolte ai pazienti cronici seguiti presso il Centro di Terapia del dolore dell’Ospedale Bellaria. Si tratta di procedure interventistiche mininvasive che, grazie alla modulazione del sistema nervoso, potranno ridurre la percezione del dolore cronico in pazienti con patologie per cui altre metodiche sono risultate finora inefficaci.
In particolare, questo trattamento potrà essere efficace per ridurre il dolore che permane in pazienti che hanno eseguito interventi chirurgici alla colonna vertebrale o che soffrono di lombosciatalgia persistente causata da stenosi vertebrale, ma offrirà un’opportunità di cura in più anche per i pazienti con patologie vascolari dolorose come l’ischemia degli arti inferiori (non trattabile chirurgicamente), la neuropatia diabetica o l’algodistrofia.
L’obiettivo del trattamento chirurgico è la riduzione del dolore cronico e, con esso, il miglioramento della qualità di vita dei pazienti. Potenzialmente a trarre vantaggio da queste nuove procedure mininvasive potrebbe essere un numero elevato di persone; sebbene da un’analisi del Centro di Terapia del Dolore del Bellaria i bolognesi candidabili a questo nuovo trattamento dovrebbero essere circa 40-50 pazienti ogni anno.
La procedura, offerta per la prima volta anche ai cittadini del territorio bolognese, consiste in veri e propri interventi chirurgici effettuati in anestesia locale e sedazione che prevedono il posizionamento per via percutanea di un sottilissimo dispositivo (elettrocatetere), in uno spazio della colonna vertebrale immediatamente adiacente al midollo spinale o in prossimità di un nervo. L’elettrocatetere viene poi collegato ad un generatore di impulsi, posizionato sotto la cute.
L’effetto terapeutico è infatti ottenuto tramite l’erogazione continua di stimoli elettrici, non percepiti dai pazienti, che portano sia ad una riduzione del dolore che ad una modulazione del sistema nervoso.
La tipologia di stimoli elettrici programmabili può essere differenziata e per i pazienti candidabili a queste procedute, per la prima volta nella Regione Emilia Romagna, è stata scelta una nuova combinazione di stimoli, efficaci sia sul dolore agli arti inferiori che sul dolore lombare.
Il percorso terapeutico che coinvolge il paziente prevede due tempi chirurgici: il primo nel quale gli specialisti del Centro di Terapia del Dolore posizionano l’elettrocatetere vicino al bersaglio, collegato ad uno stimolatore esterno temporaneo; il secondo, dopo circa un mese, nel quale lo stimolatore esterno viene collegato al generatore sottocutaneo in maniera definitiva. Dopo entrambe le procedure il paziente trascorre una notte di ricovero in ospedale.
Questa nuova opportunità terapeutica si affianca alle tradizionali terapie farmacologiche e non farmacologiche, ai trattamenti infiltrativi ecoguidati e radioguidati, alle procedure di termoablazione, neuromodulazione e stimolazione elettrica percutanea eseguite in regime di Day Hospital.
L’esecuzione degli impianti di neurostimolazione permette, dunque, all’Unità operativa di Terapia del dolore dell’Azienda USL di Bologna di diventare uno dei centri di riferimento regionale per questo tipo di attività, fornendo un servizio essenziale per i bolognesi che non dovranno più essere inviati in altri centri per godere dei benefici prodotti da questo tipo di terapia.
Si ricorda, infatti, che la Terapia del dolore è un diritto dei cittadini, riconosciuto dalla Legge 38 del 15 marzo 2010, ambito in cui si collocano tutte le azioni di potenziamento dell’Azienda USL di Bologna, finalizzate all’accessibilità ai servizi, nonché allo sviluppo di tecniche innovative.
Volumi, tipologie e nuovi servizi della Terapia del Dolore dell’Azienda USL di Bologna
Accanto alle innovative procedure di impianto per la neurostimolazione e all’introduzione di nuove tecniche, a partire dal 2019 il Centro di Terapia del dolore ha gradualmente incrementato tutta l’attività antalgica fino a raddoppiarla nel 2022. Non solo sono cresciuti i numeri, ma soprattutto la complessità delle procedure erogate, con il conseguente aumento dell’offerta terapeutica per alcuni pazienti che in precedenza potevano essere trattati soltanto con farmaci assunti a domicilio o trattamenti di agopuntura.
L’incremento dei nuovi pazienti che accedono ogni anno alla terapia del dolore dell’Ospedale Bellaria testimonia il buon livello di attrattività del Centro.
La riduzione del numero di visite di controllo documenta una maggiore presa in carico dei pazienti da parte dei Medici di Medicina Generale, sia per il proseguimento delle cure farmacologiche che per il follow-up post-procedurale.
Negli anni la rete aziendale si è infatti consolidata anche attraverso l’apertura degli spoke di Bazzano e Vergato e l’ottimizzazione delle risorse a Bentivoglio, in modo da garantire l’accesso a utenti afferenti da tutta l’area metropolitana. Questo percorso vedrà il compimento con l’imminente apertura dell’ambulatorio presso l’ospedale Maggiore.
Dal 2022 sono stati attivati due percorsi:
– Il “Percorso di Centralizzazione” offerto ai pazienti che vengono valutati negli spoke di terapia del dolore (Bentivoglio, Vergato e Bazzano) che, nel caso avessero necessità di procedure invasive di secondo e terzo livello, possono essere inviati presso il Centro di terapia del dolore dell’Ospedale Bellaria.
– La Consulenza di Telemedicina: uno spazio riservato alla valutazione telefonica di alcuni pazienti sottoposti a procedure in regime di day surgery, in modo da evitare di prolungare le liste d’attesa delle visite di controllo qualora non vi fosse la reale necessità di rivedere il paziente in presenza.
Nel Centro del Bellaria e presso la Terapia del dolore di Bentivoglio vengono eseguite procedure Ambulatoriali per il trattamento del mal di schiena, del dolore cervicale e toracico, di nevralgie post-erpetiche e post-chirurgiche, di dolore artrosico articolare (Procedure AMB OB Procedure AMB BE). Si tratta di infiltrazioni eco guidate effettuate in ambulatorio con cortisonici e anestetico locale, un secondo livello terapeutico che viene erogato solo presso alcuni centri ospedalieri. Sono terapie utili a ridurre dolori localizzati su un singolo distretto. Questo tipo di attività è aumentata di 5 volte all’ospedale Bellaria ed è ripartita presso l’ospedale di Bentivoglio dopo i due anni di COVID.
Solo presso il Centro del Bellaria vengono poi eseguite le procedure più complesse in regime di Day Surgery (Procedure DS OB): procedure eseguite in sala operatoria con l’ausilio dell’apparecchio radiologico (amplificatore di brillanza). Anche in questo caso si tratta di infiltrazioni con cortisonico ed anestetico locale, utili ad esempio per trattare ernie al disco; trattamenti di neuromodulazione e termoablazione con radiofrequenze, per trattare dolori alle grosse articolazioni o nevralgie, oppure trattamenti con stimolazione nervosa elettrica percutanea (PENS), utili per trattare patologie dolorose estremamente localizzate come le cicatrici dolorose dopo un intervento chirurgico.
Le prestazioni di Agopuntura erogate su 2 presidi aziendali (Casa della Salute di Crevalcore ed Ospedale Bellaria) secondo i LEA (Cefalea tensiva, emicrania, Lombalgia e lombosciatalgia) sono più che raddoppiate dal 2019 al 2022.
Molteplici sono le collaborazioni multiprofessionali sviluppate negli ultimi due anni, peraltro in continuo sviluppo: l’ambulatorio interdisciplinare con la Neurochirurgia, la collaborazione con il SERT per l’impianto di dispositivi sottocutanei utili a trattare dipendenze da oppiacei, la collaborazione con la rete di cure palliative per la presa in carico di pazienti con dolore non responsivo a terapie convenzionali.
In continua evoluzione, anche lo studio e la ricerca dei professionisti dell’equipe della Terapia del dolore coordinata da Emanuele Piraccini, afferente alla UOC diretta da Stefania Taddei, finalizzata al raggiungimento di nuovi traguardi: ulteriori trattamenti per patologie e dolori cronici altamente invalidanti come ernie al disco, periduroscopie e altri dolori che originano dal canale vertebrale.