La scuola Ferrari di Maranello continua ad investire nella ricerca sulla mobilità green. E’ partito in questi giorni nella sede dell’Istituto d’Istruzione Superiore un nuovo progetto legato all’idrogeno, una delle fonti energetiche al centro della ricerca e dell’innovazione in questi ultimi anni. Il progetto è finanziato dai Fondi Strutturali Europei nell’ambito del Programma Operativo Nazionale “Per la scuola, competenze e ambienti per l’apprendimento” 2014-2020 e prevede una durata di trenta ore strutturate in attività pomeridiane o mattutine fuori orario di lezione.
“Dopo una prima fase di formazione teorica in classe”, spiega il prof. Giacinto Massaro, coordinatore del progetto, “gli studenti affronteranno attività tecnico-pratiche in officina. Il progetto prevede un esperto ed un tutor interno alla scuola per svolgere le attività didattiche. Alle figure interne al nostro istituto vengono poi affiancati esperti esterni, tra cui ex studenti della scuola, che riporteranno le loro esperienze di ricerca e di attività pratica nella trasformazione dei veicoli endotermici in veicoli ad idrogeno. Al termine della formazione teorica e della parte pratica gli studenti avranno conseguito le competente tecniche per poter operare mediante la realizzazione di un sistema a idrogeno e di valutare o effettuare la trasformazione di un veicolo ad idrogeno”.
Per il sindaco di Maranello Luigi Zironi “l’importanza di un corso di questo tipo e della partecipazione che ha riscosso va oltre le nozioni che riesce a trasmettere a chi lo frequenta. Questo progetto conferma infatti quanta attenzione ci sia all’Istituto Ferrari per l’innovazione, elemento fondamentale per far crescere i nostri ragazzi nella consapevolezza del mondo che ci circonda e dei loro talenti. Parlare oggi in modo così dettagliato di veicoli a idrogeno e di tecnologie ‘pulite’ applicabili ai motori, non solo li prepara ad affrontare tematiche imprescindibili per il loro avvenire professionale, ma li sensibilizza come cittadini nei confronti dell’ambiente. Per il nostro territorio e per il suo tessuto imprenditoriale è una marcia in più nella corsa verso il futuro”.