Il Consiglio di Amministrazione di Aeroporto Guglielmo Marconi di Bologna S.p.A., riunitosi oggi sotto la Presidenza di Enrico Postacchini, ha approvato il Progetto di Bilancio di Esercizio e il Bilancio Consolidato al 31 dicembre 2022 oltre alla Dichiarazione consolidata di carattere non finanziario al 31 dicembre 2022, ai sensi del D.Lgs. n. 254/2016 (Bilancio di Sostenibilità) ed alle altre relazioni e proposte che saranno sottoposte all’Assemblea degli azionisti il prossimo 26 aprile.
“Chiudiamo un 2022 con diversi segnali positivi, nel quale abbiamo registrato un’importante ripresa del volumi di traffico che, tuttavia, non ha ancora raggiunto stabilmente i livelli pre-pandemici, con un gap di circa il 10%” – ha commentato Nazareno Ventola, Amministratore Delegato e Direttore Generale di Aeroporto Guglielmo Marconi di Bologna. “Al netto degli effetti della pandemia, la cui eco è andata con il passare dei mesi sempre più affievolendosi, il 2022 ha evidenziato comunque criticità a causa dell’aggressione della Russia all’Ucraina che ha prodotto un forte impatto per via dell’aumento dei costi dell’energia e materie prime e, di conseguenza, dell’inflazione. Nonostante ciò, il Marconi ha registrato comunque risultati confortanti, confermandosi settimo scalo italiano per traffico passeggeri. La nostra attenzione verso lo scenario attuale, instabile e imprevedibile, resta molto alta ma ci spinge, al contempo, a non arrestare il nostro sviluppo, soprattutto in termini di sostenibilità ambientale, innovazione e miglioramento generale dell’esperienza di viaggio dei nostri utenti attraverso una serie di interventi infrastrutturali nell’ambito dell’aerostazione che verranno avviati nell’anno in corso”.
“Siamo complessivamente soddisfatti dei risultati registrati nel 2022. Il Marconi si conferma un’infrastruttura nevralgica per l’area di riferimento, mantenendo la terza posizione nel settore cargo e continuando a generare un indotto importantissimo per l’Emilia Romagna e le regioni limitrofe. Altresì, sebbene in un contesto di incertezza costante che si protrae ormai dal 2020, sono orgoglioso che l’impegno profuso dalla società su tematiche sempre più centrali come quella della sostenibilità sociale, ci ha portato ad essere il primo gestore aeroportuale italiano ad ottenere la certificazione di gender equality”, ha commentato Enrico Postacchini, Presidente di Aeroporto Guglielmo Marconi di Bologna.
Dati di traffico
Il 2022 ha fatto registrare una progressiva ripresa dei volumi di traffico raggiungendo, nel terzo trimestre, i livelli del 2019. Dopo un mese di gennaio impattato dalla variante Omicron, a partire dal mese di febbraio, grazie alla riduzione delle restrizioni per gli ingressi in Italia di passeggeri provenienti dai Paesi UE, i volumi di traffico hanno fatto segnare un graduale aumento. A partire da giugno, il traffico ha superato quindi i livelli pre-pandemici, fino a registrare i record storici di passeggeri transitati nell’aeroporto nei mesi di luglio e agosto. Negli ultimi mesi dell’anno, in corrispondenza dell’avvio della stagione invernale, si è tuttavia registrata una nuova frenata rispetto ai valori pre-pandemici.
Nel 2022 lo scalo ha registrato complessivamente 8.496.000 passeggeri, in forte crescita rispetto al 2021 (+107,0%), con 70.871 movimenti (+66,8%) e 55.195 tonnellate di merce trasportata (+10,1%). Tuttavia, rispetto al 2019 – ultimo anno pre-Covid – il traffico passeggeri nel 2022 è stato inferiore del 9,7% e i movimenti dell’8,1%. In controtendenza rispetto al 2019, invece, il traffico merci, superiore del 13% nel 2022.
Il load factor medio risulta in aumento dal 68,7% del 2021 al 79,2% del 2022.
In aumento rispetto al 2019 il traffico low cost (+10,9%), mentre il traffico legacy ha mostrato un recupero più lento (-37,6% rispetto al 2019) per effetto sia di una maggiore contrazione dei movimenti sia di un minor fattore di riempimento dei voli.
Si conferma l’evoluzione a due velocità del traffico domestico rispetto a quello internazionale, penalizzato dal permanere di parziali limitazioni alla circolazione delle persone tra alcuni Stati (soprattutto nella prima parte dell’anno). I passeggeri su voli nazionali hanno già superato ampiamente i livelli di traffico pre-pandemia (+13,2% rispetto al 2019), mentre quelli su voli internazionali registrano un -15,7% rispetto al 2019.
Nel 2022 sono state raggiungibili direttamente da Bologna 127 destinazioni, in aumento rispetto al 2019 di 7 unità e di 14 rispetto al 2021.
Analizzando le performance dei vettori, Ryanair si conferma essere la prima compagnia sullo scalo con il 56,9% del traffico totale. Al secondo posto vi è Wizz Air, con una quota che è cresciuta dal 5,4% nel 2019 al 10% nel 2022. Al terzo posto invece Air France.
Lo scalo di Bologna si conferma anche nel 2022 il terzo aeroporto italiano nel settore cargo (era quinto nel 2019). Il traffico via superficie presenta un incremento del 13,3% rispetto al 2019, a fronte di una ripresa della componente via aerea pari al 12,9% ed un incremento complessivo del 13%, superiore rispetto alla crescita media italiana del 2022 (pari al circa il 2%).
Andamento della gestione
Nel 2022 i ricavi consolidati si assestano a 134,6 milioni di euro con una crescita di 76 milioni di euro rispetto al 2021 (+130,1%) e del 7,5% rispetto al 2019. Questo risultato fortemente positivo risente del contributo di 21,1 milioni di euro derivante dal Fondo di compensazione dei danni subiti a causa Covid-19 nel periodo 1° marzo – 30 giugno 2020, di cui alla Legge 30 dicembre 2020, n. 178 (c.d. Legge di Bilancio 2021).
I ricavi rettificati, al netto del margine dei servizi di costruzione, dei ricavi da credito da Terminal Value sugli interventi del fondo di rinnovo e del Fondo di compensazione, sono di 97,4 milioni di euro e fanno registrare una crescita del 93,2% rispetto al 2021 e un calo del 10,3% rispetto al 2019.
I ricavi per servizi aeronautici crescono dell’80,3% rispetto al 2021 e calano del 15% rispetto al 2019 per effetto dell’andamento del traffico e di un calo delle tariffe aeronautiche. I ricavi per servizi non aeronautici crescono del 112,2% rispetto al 2021 e calano del 4,6% rispetto al 2019. L’andamento dei ricavi per servizi di costruzione risente degli investimenti realizzati nel periodo: crescono (+98,1%) rispetto al 2021 per maggiori investimenti nel settore aviation e calano (-2,9%) rispetto al 2019 per minori investimenti nel settore non aviation. Per quanto concerne infine gli altri ricavi e proventi della gestione, in questa categoria rientra il contributo derivante dal Fondo di compensazione di 21,1 milioni; anche al netto di tale contributo si registra una crescita sia rispetto al 2021 (+107,6%), che al 2019 (+27%).
I costi operativi crescono complessivamente del 45,1% sul 2021 riallineandosi sostanzialmente con quelli sostenuti nel 2019 (-0,6%).
Nel dettaglio, i costi dei materiali di consumo e merci mostrano un aumento (+109,2% rispetto al 2021 e +79,3% rispetto al 2019) prevalentemente dovuto al maggior acquisto di carburante per aeromobili e di liquido de-icing.
I costi per servizi sono superiori al 2021 (+37,5%) per effetto dell’incremento dei servizi correlati al traffico (come, ad esempio, i servizi dei controlli di sicurezza), ma soprattutto dei costi di tutti gli altri servizi (utenze, manutenzioni, pulizie, sgombero neve). I costi per servizi crescono leggermente anche rispetto al 2019 (+2,2%) a causa dall’incremento del costo per utenze, servizi di vigilanza aggiuntivi dovuti alla pandemia, pulizie e assicurazioni.
Crescono anche i costi per canoni, noleggi e altri costi (+80,8% rispetto al 2021 e -4,1% rispetto al 2019) a causa principalmente dellla variazione dei volumi di traffico in base ai quali vengono calcolati i canoni di concessione e di sicurezza. Infine, gli oneri diversi di gestione sono in linea con il 2019 (-0,1%) ma in aumento rispetto al 2021 (3,8%) per la crescita degli oneri tributari e del contributo al servizio antincendio.
Risultati reddituali
Nel 2022 si registra un Margine Operativo Lordo (EBITDA) di 54,8 milioni di euro, contro un risultato di 3,5 milioni di euro del 2021 e di 44,9 milioni di euro nel 2019 (+22%). Tale risultato risente fortemente del contributo derivante dal Fondo di compensazione di 21,1 milioni di euro. Al netto di tale Fondo e del margine dei servizi di costruzione, dei ricavi da credito da Terminal Value sugli interventi del fondo di rinnovo, l’EBITDA si attesta a 32,9 milioni di euro.
Grazie al positivo andamento dell’esercizio ed al Fondo di compensazione, il Risultato Operativo (EBIT) è positivo per 35,9 milioni di euro contro un risultato negativo di 8,4 milioni di euro del 2021 e positivo per 31,1 milioni di euro nel 2019.
Il risultato netto consolidato, interamente di competenza del Gruppo, si attesta ad un utile di 31,1 milioni di euro a confronto con la perdita di 6,7 milioni di euro del 2021.
Dati patrimoniali e investimenti
Nel corso dell’anno 2022 sono state portate avanti le attività di sviluppo delle infrastrutture che durante il 2020 e il 2021 avevano subito dei rallentamenti causati, principalmente, dalle restrizioni imposte dalla pandemia.
L’ammontare complessivo degli investimenti realizzati al 31 dicembre 2022 e degli interventi a fondo di rinnovo è pari a 20 milioni di euro. In particolare, tra gli investimenti, 8,5 milioni di euro sono relativi ad investimenti legati all’esecuzione del Masterplan e 9,9 milioni di euro sono relativi ad investimenti destinati all’operatività aeroportuale.
Tra i principali interventi conclusi nell’anno destinati al miglioramento del servizio offerto al passeggero, all’efficientamento energetico e alla mobilità sostenibile si segnalano: il potenziamento dell’illuminazione dei piazzali con utilizzo di led a risparmio energetico; la realizzazione di salette per ampliare le aree di attesa per i passeggeri; il nuovo servizio “Tellis” di interprete digitale per passeggeri non udenti; la realizzazione di una bike station per incentivare il trasporto sostenibile e la realizzazione di un nuovo sito Web per migliorare il servizio offerto al passeggero.
Tra i principali interventi in corso di realizzazione al 31 dicembre 2022 si segnala l’ampliamento del parcheggio aeromobili Apron 3 collegato al piazzale dedicato all’Aviazione Generale, la realizzazione di un nuovo impianto di laminazione delle acque di dilavamento dell’aeroporto e la rifunzionalizzazione dell’area cargo con l’obiettivo di incrementare la capacità di stoccaggio e riorganizzare gli spazi.
La Posizione Finanziaria Netta del Gruppo al 31 dicembre 2022 è positiva ed è pari a 7 milioni di Euro contro un indebitamento finanziario netto di 43,2 milioni al 31 dicembre 2021.
Lato liquidità, la variazione più rilevante è dovuta all’incasso del contributo del Fondo di compensazione danni Covid oltre ai flussi generati dall’aumento del fatturato e dalla riduzione dei giorni medi di incasso dei crediti.
Patrimonio Netto consolidato e del Gruppo pari a 189,3 milioni di euro contro 157,8 milioni al 31 dicembre 2021.
Destinazione dell’utile di esercizio
Il Consiglio di Amministrazione della Capogruppo, nell’ambito di un quadro di progressiva ripresa rispetto all’impatto della pandemia da Covid-19, tenuto conto della perdurante incertezza dello scenario geopolitico internazionale, dell’incremento del costo delle materie prime e dei materiali con potenziale effetto inflattivo sullo sfidante piano di investimenti della società e del fatto che il contributo di 21,1 milioni di euro del Fondo di compensazione dei danni subiti a causa Covid-19 ha coperto solo in parte l’impatto finanziario della pandemia sul patrimonio della Società, per mera prudenza ed al fine di verificare nel corso del 2023 il consolidamento effettivo della ripresa, ha deliberato la non distribuzione dell’utile di esercizio 2022.
Più precisamente, il Consiglio di Amministrazione ha deliberato di proporre all’Assemblea di destinare l’utile netto realizzato da Aeroporto Guglielmo Marconi di Bologna S.p.A. nell’esercizio 2022, pari ad Euro 29.443.457,82 come segue:
– a riserva legale per il 5% – sulla base delle disposizioni statutarie e dell’art. 2430 codice civile – per un importo pari a Euro 1.472.172,89;
– il residuo, per Euro 27.971.284,93 a riserva straordinaria.
Dichiarazione Consolidata a Carattere Non Finanziario 2022 (Bilancio di Sostenibilita’)
Nel 2022 l’Aeroporto di Bologna ha portato avanti molte iniziative anche in ambito sostenibilità. Sul fronte ambientale ed, in particolare, della lotta al cambiamento climatico Aeroporto di Bologna ha l’ambizione di raggiungere l’obiettivo del “Net Zero Carbon Emission” entro il 2030 attraverso una serie di investimenti volti allo sviluppo dell’energia rinnovabile, alla promozione dell’efficienza energetica e mobilità sostenibile e alla decarbonizzazione attraverso la cattura e l’assorbimento delle emissioni.
Nel 2022 lo scalo ha ottenuto la certificazione di livello 3+ del framework internazionale, corrispondente al livello Neutrality ed è stata avviata la gara di appalto per la realizzazione di una ampia fascia boscata a nord dell’Aeroporto di circa 40 ettari inclusiva di un percorso ciclabile fruibile dalla collettività.
Sempre in ambito mobilità sostenibile è proseguita anche la progettazione di un percorso ciclabile di collegamento fra il polo aeroportuale e gli abitanti di Bologna e Lippo di Calderara di Reno ed è stata realizzata una bike station sotto la stazione del Marconi Express.
Da citare anche le iniziative nel campo della qualità dell’aria, con l’avvio di una collaborazione con l’Università di Bologna sul biomonitoraggio della qualità dell’aria tramite l’utilizzo di api.
Per quanto riguarda l’inquinamento acustico, principale impatto ambientale dell’Aeroporto, il Gruppo ha avviato uno studio in collaborazione con ENAV per mappare i principali fattori di disturbo per i cittadini residenti nelle zone limitrofe al sedime, proseguendo il dialogo con anche le rappresentanze degli Enti ed Autorità preposte.
Aeroporto di Bologna ha portato avanti anche importanti progetti in ambito di sostenibilità sociale con l’obiettivo di valorizzare e sostenere le proprie persone ed il territorio. Tra le varie iniziative si segnala l’ottenimento, prima società di gestione aeroportuale in Italia, della certificazione di gender equality in base alla nuova normativa UNI/PdR 125:2022. Obiettivo del Gruppo, infine, è proseguire in un coinvolgimento sempre maggiore degli stakeholder per il raggiungimento di obiettivi comuni in un’ottica sostenibile e di massimizzazione costante dell’experience.
Fatti di rilievo avvenuti dopo la chiusura dell’esercizio
Nei primi due mesi del 2023 l’Aeroporto di Bologna ha registrato 1.125.484 passeggeri (in crescita del 58,4% sul 2022 e in calo dell’8,5% sul 2019), con 8.882 movimenti complessivi (+26,2% sul 2022 e -14,4% sul 2019), mentre le merci trasportate sono state 6.656 tonnellate (+0,4% sul 2022 e +2,4% sul 2019).
Il 1° febbraio, il Gruppo e il principale vettore low cost operante sullo scalo hanno consolidato la propria partnership stipulando un nuovo accordo di 6 anni, applicabile retroattivamente a partire dalla winter season 2022/2023. Gli incentivi definiti nel nuovo contratto sono quindi stati riflessi a bilancio per il bimestre novembre-dicembre 2022.
Il 2 marzo 2023, nell’ambito della procedura di consultazione degli Utenti, è stata presentata la proposta di revisione delle tariffe regolamentate, unitamente ad una proposta aggiornata riguardo i livelli di servizio dello scalo per il quadriennio 2023-2026. Il Gestore Aeroportuale e gli Utenti dello scalo hanno raggiunto una sostanziale intesa sulla proposta tariffaria relativa al periodo 2023-2026, con entrata in vigore a decorrere dal 1° giugno 2023, e sui correlati SLA. Nei modi e nei termini previsti dal Modello 1 di cui alla Delibera n. 92/2017 definito dall’Autorità di Regolazione dei Trasporti, il procedimento sarà completato con la pubblicazione delle tariffe, che sono ancora al vaglio della verifica conclusiva di competenza dell’Authority.
Evoluzione prevedibile della gestione
L’evoluzione dello scenario di mercato evidenzia un andamento tendenzialmente positivo per il 2023, con un trend di avvicinamento ai livelli pre-pandemia. Tuttavia, lo scenario macroeconomico e geopolitico attuale genera incertezza sul futuro, principalmente a causa di fattori come: l’inflazione in forte rialzo sulle materie prime che, inevitabilmente, andrà ad impattare anche i costi di viaggio; le problematiche legate all’operatività aeroportuale ed alla supply chain.
Secondo le ultime previsioni di ACI Europe, la completa ripresa del traffico aereo è attesa, a livello europeo, nel 2025 e non più alla fine del 2024, guidata principalmente dal turismo domestico, scontando le revisioni al ribasso per i prossimi 5 anni come risultato delle crescenti preoccupazioni derivanti dall’instabilità del contesto geopolitico, oltre alla variabilità di quello macroeconomico che prospetta scenari di recessione. Lo scenario di ripresa ipotizzato potrebbe però risentire positivamente della resilienza nella propensione al viaggio degli utenti.
Questo quadro di crescita, ove confermato nel corso del 2023, prospetta un ulteriore aumento dei volumi di traffico, anche tenuto conto dell’accordo siglato con il principale vettore sullo scalo, con una marginalità operativa che tuttavia potrebbe essere fortemente condizionata dall’andamento del contesto macroeconomico e dalla recente congiuntura inflattiva, con effetto sulla dinamica dei costi operativi oltre che sulla propensione al consumo.
Nel 2023 il Gruppo sarà impegnato a superare i limiti della capacità infrastrutturale di alcuni sottosistemi, con diversi interventi che andranno ad insistere sull’aerostazione passeggeri, in un’ottica proattiva rivolta al miglioramento della qualità del servizio. Ciò avverrà in un contesto di pieno funzionamento dell’infrastruttura e dei processi operativi.
Inoltre il Gruppo continuerà a lavorare all’implementazione di iniziative programmate in termini di sostenibilità e trasformazione digitale.