Sono state 11.373 le donazioni di sangue, plasma e piastrine effettuate nel 2022 nel comune di Modena, 26 in più rispetto allo scorso anno per quanto riguarda il sangue, 239 in meno per plasma e piastrine. Un lieve calo complessivo di 213 unità rispetto al 2021, l’anno che ha registrato il record assoluto nella storia dell’Avis modenese, che mantiene comunque superiore il livello di raccolta rispetto agli anni pre-Covid 2018/19/20.
I risultati della gestione 2022 sono stati illustrati dal presidente Antonio Ragazzi nel corso dell’ Assemblea annuale dell’ Avis Comunale di Modena che si è tenuta sabato 25 marzo nella sede cittadina di via Livio Borri. I soci della sezione modenese sono stati chiamati ad approvare la relazione conclusiva dell’esercizio e i bilanci consuntivo 2022 e preventivo 2023.
A portare i saluti agli avisini modenesi sono intervenuti il sindaco Gian Carlo Muzzarelli, il presidente provinciale di Avis Cristiano Terenziani, il dott. Giovanni Ceccherelli responsabile del Servizio di Medicina Trasfusionale del Policlinico di Modena.
Tra i dati evidenziati nel resoconto 2022 l’aumento del numero dei soci, che al 31 dicembre nel solo comune di Modena erano 7.356, 674 in più rispetto al 2021. Di questi, 7.244 sono donatori effettivi, mentre 113 sono soci collaboratori che svolgono attività a favore dell’associazione. Le fasce d’età con il maggior numero di donatori sono quelle fra i 26 e 35 anni e fra i 46 e 55 anni, con prevalenza generale di donatori uomini rispetto alle donne, ad eccezione della fascia fra i 18 e 25 anni, in cui le ragazze donatrici superano il numero dei ragazzi. Da segnalare anche la costante adesione di aspiranti donatori provenienti da altri paesi, europei ed extraeuropei.
Tra gli obiettivi del 2023 indicati dal presidente, prioritario sarà l’incremento della raccolta di plasma, una tipologia di donazione fondamentale per la produzione di farmaci salvavita, che dopo il boom del periodo pandemico sta registrando un calo generale. E’ una sfida che unisce tutto il sistema Avis, impegnato verso l’obiettivo ancora lontano dell’autosufficienza per il nostro Paese.
Per il sindaco di Modena Gian Carlo Muzzarelli “Il diritto alla salute, la necessità di salvaguardare quel patrimonio straordinario che è la sanità pubblica ed universale, sono per noi priorità. E’una sfida che ci vede coinvolti in prima persona come Amministratori e nella conferenza territoriale socio-sanitaria, e che comporta investimenti, infrastrutture, un impegno per rafforzare il numero dei medici e degli infermieri, la loro costante formazione. Ma tutte e tutti i donatori e soci Avis sanno bene che proprio il sangue è il presupposto per mantenere la qualità della sanità pubblica, delle sue prestazioni di urgenza e non solo, di un sistema capace di soccorrere tutte e tutti coloro che hanno bisogno. La donazione di sangue è un gesto prezioso, e quindi il mio è un ringraziamento sincero ai donatori modenesi”.
Gli fa eco il presidente Antonio Ragazzi a nome dell’Avis Comunale, citando l’art. 32 della nostra Costituzione: “La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della comunità. Questo diritto prevede che vi sia disponibilità delle varie terapie per gli ammalati, comprese quelle del sangue: per onorare questo diritto, diventa un dovere per ogni cittadino mettere a disposizione questa risorsa tramite la donazione di sangue. I nostri donatori, con il loro gesto anonimo, gratuito e volontario, sentono e mettono in pratica ogni giorno il dovere di garantire il diritto alla salute a tutti”.
L’ assemblea comunale è stata anche l’occasione per la consegna dei riconoscimenti a 20 donatori benemeriti modenesi.
Il prossimo appuntamento assembleare di Avis sarà il 15 aprile prossimo a Fiorano con la 62esima Assemblea Provinciale, sul tema “Diamo di più, uniti per l’autosufficienza”