«Abbiamo fatto incontri e colloqui, dai quali è emerso come non fosse possibile altra soluzione, né differire l’adozione del piano. Un rinvio dell’adozione del porta a porta avrebbe comportato un aggravio dei costi e incoraggiato il fenomeno della ‘migrazione’ dei rifiuti di altri Comuni, quindi la Giunta ha dato corso al piano, consapevole che non si potesse fare diversamente».
Porta a porta doveva essere, e porta a porta è la sintesi: la fa, la sintesi, l’assessore all’ambiente Ugo Liberi rispondendo in consiglio comunale all’interrogazione della lista Macchioni che chiedeva all’Amministrazione una presa di posizione netta contro il nuovo metodo di raccolta rifiuti che si sta attivando sul territorio comunale. Una decisione subita, insomma, in ordine alla quale la lista Macchioni – che contro il nuovo sistema continua a raccogliere le firme dei cittadini – non ha mancato di sollecitare l’Amministrazione, dicendosi insoddisfatta delle risposte ricevute all’interrogazione.
«Volevamo sapere – ha detto Macchioni – se l’Amministrazione è dalla parte di Hera o dei cittadini, e non abbiamo avuto risposta».
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