La realizzazione di impianti fotovoltaici su 14 edifici nell’area del quartiere Crocetta è l’obiettivo del progetto che il Comune di Modena ha candidato al bando della Regione Emilia Romagna che sostiene lo sviluppo di Comunità energetiche rinnovabili (Cer) finanziando i necessari studi di fattibilità.

Le Comunità energetiche rinnovabili sono strumenti di transizione energetica che puntano sulla centralità dei cittadini, i quali diventano allo stesso tempo produttori e consumatori (“prosumer”) di energia pulita proveniente da fonti rinnovabili come, appunto, il fotovoltaico, riducendo le emissioni e diminuendo i costi delle bollette, in modo da combattere anche la povertà energetica.
Il progetto modenese è promosso dal Comune di Modena insieme ad Acer e Aess, l’Agenzia per l’energia e lo sviluppo sostenibile, che ne ha curato la parte tecnica, e prevede la costituzione di una comunità energetica, denominata “Mo c’è”, nel Quartiere 2 e, in particolare, nell’area della Crocetta, caratterizzata dalla presenza di un nucleo importante di utenze deboli, potenzialmente in povertà energetica.
Per la costituzione della Comunità energetica, il progetto prevede l’installazione, nel corso di almeno tre anni, di impianti fotovoltaici su 14 edifici, parte del Comune e parte di Acer. Gli edifici comunali candidati si collocano nell’area ex Amiu e sono il Polo territoriale sociale 2, il Centro logistico comunale di Protezione civile, l’emporio sociale Portobello, l’associazione culturale Stoff. Acer candida una serie di immobili situati in viale della Resistenza, strada Fossa Monda sud, via Martinelli, strada Saliceta Panaro, via Fusco, via Bazzini, via Respighi. Infine, Aess candida lo studio di pensiline fotovoltaiche da collocare nel parcheggio della propria sede in via Caruso.
La potenza massima installata sarà di 520 kWp (kilowatt di picco), con una produzione attesa di energia pari a 624.183 kWh/anno e una quantità potenziale di energia condivisibile nella Comunità energetica di 514.658 kWh/anno. Si stima, inoltre, che il nuovo impianto contribuirà a ridurre le emissioni di circa 184 tonnellate di CO2 equivalenti per anno.
I soci della Comunità energetica man mano coinvolti, famiglie e aziende, potranno essere allo stesso tempo produttori e consumatori o anche solo consumatori. L’energia prodotta sarà condivisa tra i partecipanti alla Cer attraverso la cabina elettrica di Modena est, in via Divisione Acqui, con costi in bolletta inferiori grazie agli incentivi alla produzione stabiliti dal Gestore dei servizi energetici (Gse) e al fatto che l’energia non utilizzata sarà reimmessa nella rete con ulteriori incentivi.
Il contributo per la realizzazione dello studio di fattibilità richiesto attraverso il bando regionale è di 52 mila 600 euro (Iva inclusa) e potrà essere finanziato per il 90 per cento. L’esito del bando sarà reso noto nel mese di giugno.

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