Dal 18 marzo era sottoposto alla misura cautelare del divieto di avvicinamento perché nei due mesi precedenti, in diverse occasioni e in maniera reiterata, aveva offeso, minacciato di morte e usato violenza nei confronti della moglie non risparmiandole tali maltrattamenti nonostante la presenza dei figli minori.

La Procura della Repubblica preso il Tribunale di Reggio Emilia, condividendo con le risultanze investigative dei Carabinieri della Tenenza di Scandiano aveva richiesto e ottenuto dal GIP del Tribunale di Reggio Emilia, l’applicazione nei confronti dell’uomo della misura cautelare dell’allontanamento dalla casa familiare con l’applicazione del divieto di avvicinamento alla vittima, prescrivendogli di non avvicinarsi all’abitazione della donna e ai luoghi dalla medesima frequentati mantenendo una distanza di 1000 metri e di non comunicare con qualsiasi mezzo e in qualsiasi modo con la persona offesa applicandogli inoltre il braccialetto elettronico.

Questa notte poco prima delle 5 la donna ha allertato il 112 segnalando che l’ex marito si era presentato sotto casa e dopo averle staccato il contatore della luce bussava insistentemente alla porta. Peraltro anche il dispositivo elettronico applicato all’uomo confermava alla centrale operativa dei carabinieri la presenza di quest’ultimo nei pressi della casa della donna, motivo per cui venivano subito fatte confluire le pattuglie di Scandiano e Casalgrande che all’arrivo rintracciavano il 44enne all’interno della sua auto proprio nei presso dell’abitazione della vittima. Alla luce della flagranza di reato, relativamente alla violazione della misura cautelare dl divieto di avvicinamento l’uomo veniva arrestato e ristretto a disposizione la Procura reggiana.

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