La Polizia di Stato di Bologna, Pisa, Vicenza e Savona, con il coordinamento dalla Direzione Centrale Anticrimine – Servizio Centrale Operativo, nell’ambito di una complessa attività d’indagine diretta dalla Procura Distrettuale Antimafia di Bologna nelle persone del Procuratore Capo dott. Giuseppe Amato e del Sostituto Procuratore dott. Roberto Ceroni, ha eseguito 21 misure cautelari per i reati di associazione per delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, detenzione per ingente quantità di sostanze stupefacenti e riciclaggio.
I soggetti destinatari della misura restrittiva, tra i quali quattro donne, sono prevalentemente di nazionalità dominicana, uno di nazionalità albanese ed i restanti di nazionalità italiana.
L’indagine ha dimostrato la notevole capacità dell’organizzazione dominicana di rifornirsi dal Paese di provenienza di grossi quantitativi di cocaina che veniva occultata all’interno di pellame di bovino grezzo a bordo di containers che avevano come destinatari una società italiana appositamente costituita per tale finalità illecita.
Il 17 febbraio 2022 gli investigatori della Polizia di Stato, sulla base di precisi riscontri, operavano numerose perquisizioni ai danni dell’organizzazione criminale dominicana, di cui una all’interno di un capannone sito nel vicentino che costituiva una delle loro basi logistiche che consentiva il sequestro di 488 pani di cocaina per complessivi 260 kg, occultati all’interno di pelle di bovino grezzo.
Altra perquisizione veniva eseguita presso il porto di Vado Ligure (SV), con il sequestro di 460 pani di cocaina della stessa tipologia per un peso complessivo di 237 kg, occultati all’interno del carico di pellame con identiche modalità.
Ulteriore e contestuale perquisizione veniva svolta in località Santa Croce sull’Arno (PI) all’interno di un magazzino doganale, ove era stoccato in attesa dell’imminente trasferimento nel vicentino ed anche in questo caso all’interno del pellame bovino, al cui esito era possibile sottoporre a sequestro altri 432 pani di cocaina per un peso complessivo di 233 kg.
Tutti i pani di cocaina sequestrati nei vari siti nel corso dell’operazione apparivano identici tra loro per aspetto, dimensioni, peso (500 grammi circa l’uno), modalità di confezionamento, numerazione riportata ed anche per la ripetitività dei vari loghi impressi sui pani.
Le operazioni di perquisizione svolte presso i luoghi di domicilio degli indagati, oltre al sequestro di diverse autovetture, consentivano di sottoporre a sequestro ingenti somme di denaro per 296.690 euro ed euro 38.560.
Nel complesso l’attività di indagine ha dunque permesso di sottoporre a sequestro complessivi 745 kg di cocaina e la somma contante di oltre 335.000 euro.
Il valore economico della cocaina sequestrata è quantificabile in euro 61 milioni al dettaglio.
Preziosa è stata la collaborazione della Direzione Centrale Servizi Antidroga e dell’Agenzia delle Dogane.