«È una conquista per la categoria dopo anni di denunce per avvenimenti che riguardavano persone fisiche non tutelate a livello di sicurezza sul lavoro». Luca Benassi, presidente della categoria dei giardini Lapam Confartigianato, si esprime così sulla sentenza emessa in merito all’infortunio sul lavoro capitato a un addetto non specializzato nel settore. La quarta sezione penale della Corte di cassazione ha rilevato, ai fini civili, la responsabilità per lesioni personali colpose gravissime, con violazione delle norme per la prevenzione degli infortuni sul lavoro, in capo al proprietario di un’abitazione con giardino e al soggetto che materialmente ha affidato l’incarico di potatura di un albero alto circa 10 metri a un lavoratore colpito dalla caduta di un ramo e rimasto gravemente ferito.

Secondo la Corte, il lavoratore era privo di adeguata preparazione professionale e di idonea attrezzatura, nonché incapace di adottare una metodologia operativa consona alla prestazione che gli era stata richiesta.

«Come gruppo giardinieri, e io in primis come presidente – ha proseguito il presidente Benassi –, ci battiamo quotidianamente nella sensibilizzazione del problema. Il messaggio che vogliamo veicolare ai clienti è quello di affidarsi sempre ad aziende specializzate e tutelate a livello normativo per la sicurezza nei cantieri del verde».

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