Copyright immagine: Regione Emilia Romagna A.I.U.S.G. – Autore: Liviana Banzi

Mettere insieme rappresentanti di tutti i professionisti del sistema sociosanitario regionale, per rafforzane la collaborazione multidisciplinare e promuoverne un costante confronto con le istituzioni. Guardando sempre allo stesso obiettivo: garantire ai cittadini dell’Emilia-Romagna prestazioni di qualità e uniformi su tutto il territorio regionale.

Con questo scopo nasce la “Consulta regionale delle professioni sanitarie e sociosanitarie”, istituita dalla Giunta regionale che ne ha formalizzato la nascita con una delibera approvata in questi giorni.

Un organismo di partecipazione con funzione consultiva in materia sanitaria e di integrazione sociosanitaria, di cui fanno parte – oltre agli assessori alle Politiche per la salute e al Welfare e al direttore generale della Direzione Cura della persona, Salute e Welfare – 11 rappresentanti dei rispettivi Ordini professionali, Federazioni e Coordinamenti degli Ordini professionali a livello regionale; la composizione potrà essere eventualmente integrata a seguito di nuove richieste. Resterà in carica tre anni – al termine dei quali saranno nominati i nuovi componenti – e opererà a titolo gratuito, senza alcun compenso per i partecipanti e quindi senza alcun onere a carico del servizio sanitario e del bilancio regionale. Un ‘luogo’ di incontro e lavoro a cui potranno essere invitati a partecipare e intervenire anche altri soggetti, in relazione alla specificità delle tematiche trattate.

“Per consolidare e rafforzare il servizio sociosanitario nazionale e migliorare ulteriormente la qualità dell’assistenza ai cittadini è indispensabile valorizzare al massimo le competenze di tutti i professionisti coinvolti- affermano l’assessore alle Politiche per la salute, Raffaele Donini, e al Welfare, Igor Taruffi-. E altrettanta importanza, come anche la pandemia ha dimostrato, devono avere il dialogo costante e la stretta collaborazione tra le istituzioni e le rappresentanze professionali di tutti gli operatori del sistema socio-sanitario regionale. A questo duplice obiettivo guarda l’istituzione della Consulta regionale, a cui siamo arrivati grazie all’ascolto dei territori e al proficuo confronto con tutte le categorie coinvolte, che ringraziamo”.

Tra le linee di mandato della Consulta, operare nell’ottica dell’integrazione e dell’interdipendenza dei diversi profili e delle competenze professionali che concorrono all’organizzazione dei servizi assistenziali, da garantire ai cittadini in maniera uniforme e omogenea sul territorio regionale; collaborare con le istituzioni e proporre studi e ricerche sull’attività delle diverse categorie professionali.

Componenti della consulta 

Ne fanno parte, oltre agli assessori alle Politiche per la salute e al Welfare, il direttore generale della Direzione Cura della persona, Salute e Welfare e un rappresentante per ognuno dei seguenti soggetti: Comitato Unitario degli ordini Professionali della Regione Emilia-Romagna (CUP ER); Ordine Assistenti Sociali dell’Emilia-Romagna; Ordine dei Biologi dell’Emilia-Romagna e delle Marche; Ordine Interprovinciale dei Chimici e dei Fisici dell’Emilia-Romagna; Consulta degli Ordini dei Farmacisti della Regione dell’Emilia-Romagna; Ordine delle Professioni Infermieristiche dell’Emilia-Romagna; Federazione regionale degli Ordini dei Medici chirurghi e odontoiatri dell’Emilia-Romagna; Coordinamento regionale degli Ordini della Professione di Ostetrica dell’Emilia-Romagna; Ordine degli Psicologi dell’Emilia-Romagna; Coordinamento Regionale degli Ordini dei Tecnici Sanitari di Radiologia Medica (TSRM) e delle Professioni Sanitarie Tecniche, della Riabilitazione e della Prevenzione (PSTRP) dell’Emilia-Romagna; Federazione Regionale Emilia-Romagna Ordini Veterinari.

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