“Questa mattina assieme ai rappresentati di Fer e Trenitalia, ho partecipato al viaggio inaugurale del nuovo servizio dei treni elettrici sulla linea Sassuolo – Reggio Emilia, che serve le nostre stazioni di Veggia, Villalunga, Dinazzano e Casalgrande, recentemente riqualificate.
L’avvio del servizio ferroviario con treni rinnovati e motrici elettriche è un grande risultato, perchè finalmente i nostri ragazzi potranno usufruire di mezzi più comodi e moderni e potranno anche portare la bicicletta al seguito per gli spostamenti a destinazione; ma soprattutto, le motrici elettriche daranno un contributo a ridurre il carico ambientale già alto per il nostro territorio che prima gravato anche dalle motrici diesel.
Un risultato frutto di un lungo lavoro di confronto, che ci ha visti impegnati dal 2019, quando il progetto era di fatto fermo, per poter arrivare finalmente a questo risultato atteso e in precedenza mai realizzato.
Non si tratta comunque di un traguardo, ma di una prima tappa verso l’obiettivo, che deve essere quello di una piena sostenibilità ambientale del trasporto passeggeri.
A tal fine, occorre strutturare il servizio perchè questa linea possa davvero diventare una metropolitana di superficie e candidarsi realmente come sostituto per gli spostamenti verso scuola e lavoro, nelle due direttrici Sassuolo e Reggio Emilia.
Restano sul tavolo almeno due problemi ancora da risolvere. Innanzitutto, le corse passeggeri non sono tutte eseguite con treno, ma parte significativa del servizio con l’autobus. Si è data grande enfasi all’elettrificazione di una ferrovia che però lavora di fatto a metà, perché l’altra metà del servizio lo fanno gli autobus. Non si può, quindi, ancora parlare di piena sostenibilità del servizio di trasporto passeggeri.
In secondo luogo, c’è il tema del miglioramento degli orari delle corse: oggi la linea serve sia il trasporto persone che il trasporto merci e, per questo, buona parte della giornata è destinata allo spostamento di beni e prodotti, confliggendo con la necessità di ampliare la proposta di servizio alle persone.
Lo scalo è un’importante realtà del nostro territorio e, in chiave di sostenibilità futura, è auspicabile che sempre più merci possano passare dalla gomma alla rotaia. E’ necessario però pianificare sia un aggiornamento delle motrici merci che oggi utilizzano ancora il diesel, che una via alternativa di collegamento dello scalo di Dinazzano con lo scalo di Marzaglia, che renderebbe la linea Reggio Sassuolo sgombra dal trasporto merci e utilizzabile solo per i passeggeri.
In questi giorni si è molto parlato di viabilità e relative infrastrutture, la chiusura per lavori del ponte di Veggia richiede interventi preventivi di potenziamento dell’altro ponte Villalunga – Sassuolo, con un raddoppio della carreggiata e un adeguamento della viabilità in funzione di una migliore scorrevolezza di quello che oggi è il collo di bottiglia della pedemontana. Si è inoltre ventilata l’ipotesi della costruzione di un terzo ponte sul Secchia per alleggerire ulteriormente il carico, e perchè no, anche in funzione di un migliore collegamento con il nuovo casello autostradale di Sassuolo, nella nuova bretella con Campogalliano.
Questa sarebbe una grande opportunità per prevedere anche un eventuale attraversamento ferroviario che possa prevedere un tratto ferrato affianco all’autostrada per collegare lo scalo di Dinazzano con quello Marzaglia. Un’opera che potrebbe facilmente integrarsi con il progetto autostradale, che permetterebbe da un lato allo scalo di implementare la portata delle merci e dall’altro di ‘liberare’ la tratta attuale per moltiplicare le corse passeggeri, creando un vero e proprio servizio di metropolitana urbana che porterebbe grandi benefici ai pendolari per lavoro o studio dei comuni collegati.
Occorre avere visione e progettare un futuro più sostenibile per i nostri territori, migliorando la qualità di vita delle persone”.