Intercettare il prima possibile potenziali situazioni di emarginazione e discriminazione, in contesti che sono complessi, talvolta di fragilità, quali quelli di bambine, ragazze e donne migranti.

Parte oggi il primo corso in Emilia-Romagna sui temi della parità tra uomo e donna rivolto a mediatrici e mediatori culturali. Un’iniziativa frutto di un accordo tra Regione ed Anci Emilia-Romagna per fornire, a chi per lavoro è in contatto quotidiano con persone provenienti da contesti culturali diversi, gli strumenti per affrontare anche in funzione preventiva queste tematiche.

“La violenza sulle donne è un fenomeno drammaticamente in aumento- spiega l’assessora regionale alle Pari opportunità, Barbara Lori, che oggi è intervenuta a Bologna per aprire il corso -. Che investe tutte le classi sociali e le diverse culture. Ma non c’è dubbio che le donne provenienti da altre culture possano trovarsi in condizioni di maggiore difficoltà. Con questo corso vogliamo offrire alle mediatrici e ai mediatori culturali gli strumenti per capire e affrontare con efficacia e tempestività eventuali situazioni complesse, causa di disagio”.

Rivolto a una platea di circa 150 operatori, il corso “La mediazione interculturale nel contrasto alla violenza di genere” è tenuto da esperte e studiose proveniente da tre Centri Antiviolenza della regione: Nondasola Reggio Emilia, MondoDonna Bologna, Trama di terre Imola e una rappresentante di Arca di Noè, una delle centrali cooperative che lavorano con mediatrici/mediatori.

Tra i temi che verranno affrontati: le diverse forme di discriminazione cui possono essere esposte le donne migranti e gli strumenti per entrare in relazione con vittime provenienti da diversi contesti culturali.

La prima lezione oggi a Bologna presso la Sala 20 Maggio della Regione (viale della Fiera, 8 – Terza Torre) a Bologna. Cinque gli incontri previsti – in presenza e on line – fino ad ottobre per 14 ore di corso, al termine delle quali verrà rilasciato un attestato di partecipazione.

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