“Una sentenza monumentale, non solo per il numero di pagine delle motivazioni, ma anche perché fa luce in modo chiaro sugli intrecci neri che legano gli esecutori della strage al secondo livello: quello dei mandanti, degli organizzatori e dei finanziatori. Oltre a confermare la matrice fascista della bomba, le motivazioni delineano il ruolo di Gelli, della loggia P2 e i legami con pezzi degli apparati di sicurezza dello Stato, la loro infedeltà alla democrazia e l’uso che fecero della violenza politica.

Le oltre mille e settecento pagine che ci consegnano i giudici non solo riconoscono le responsabilità giudiziarie, ma forniscono elementi preziosissimi per ricostruire il quadro complessivo di un pezzo di storia del nostro Paese, che sta riaffiorando anche nei suoi tratti più inquietanti.

Come Sindaco di Bologna non posso che esprimere, a nome della nostra comunità, grande soddisfazione per queste pagine di verità che arrivano grazie all’impegno di tante persone che in questi anni hanno lavorato con serietà e tenacia: dai magistrati agli avvocati di parte civile, che ringrazio, ai familiari delle vittime, che non hanno mai smesso di cercare. Ora la politica e le istituzioni nazionali riconoscano quanto è accaduto e ne traggano le conseguenze”.

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