Oltre 7000 presenze in tre giorni, i grandi virtuosi della musica italiana, i solisti e le orchestre, i responsabili dell’alta formazione e i festival regionali di respiro internazionale, i suoni classici e quelli popolari in un appuntamento unico in Italia, Eufonica, la manifestazione organizzata da BolognaFiere e andata in scena a Palazzo di Re Enzo dal 14 al 16 aprile. Di infinita suggestione l’ambiente, le sale storiche nel cuore di una Bologna Città Creativa della Musica UNESCO, che hanno ospitato, dalla mattina a tarda sera tantissime realtà orchestrali giovanili, in buona parte legate alla ricchissima rete delle scuole di musica della Regione, che hanno avuto la possibilità di esibirsi su un palco prestigioso di fronte a un pubblico vero.
“Siamo particolarmente soddisfatti dei riscontri in termini di presenze, adesioni ed entusiasmo registrati da Eufonica – dichiara Antonio Bruzzone, Direttore Generale BolognaFiere -. Le presenze registrate dimostrano la giusta articolazione di questo nuovo progetto di BolognaFiere che ha raccontato la musica come linguaggio artistico con l’obiettivo di porre in primo piano temi sociali di grande importanza: l’accessibilità, l’inclusione, la ricerca, la condivisione e la didattica musicale raccogliendo i contributi degli attori impegnati in questi ambiti a livello istituzionale e associativo.”
Tema dei tre giorni, che in maniera trasversale ha attraversato tutta l’iniziativa, il rapporto tra la musica e la società. Declinato parlando di formazione sia del pubblico che dei musicisti, di accessibilità ai concerti, di superamento delle barriere (con le esperienze “MusicAccessibile della Fondazione LaToscanini e dei progetti d’opera inclusiva dell’Orchestra Senzaspine), ma anche della necessità di far crescere i futuri spettatori, introducendo esperienze di ascolto e di condivisione sin dalle scuole elementari.
Eufonica è diventato un laboratorio aperto che ha accolto contributi che vanno da una riflessione sulle scuole di musica e sul mercato che possono generare, sino a una introduzione alle esperienze di intelligenza artificiale applicata alla didattica, sempre più presenti quando si parla delle relazioni tra creatività e tecnologia.
Di assoluto prestigio le tante personalità che si sono date appuntamento a Eufonica 2023, dai talenti internazionali, come le sorelle Beatrice e Ludovica Rana, le sorelle Laura, Sara e Irene Marzadori, sino al chitarrista Federico Poggipollini, a Dodi Battaglia, a Fio Zanotti e Mirko Casadei, assieme alle molte scuole di musica presenti sui palchi che hanno avuto l’opportunità di presentare i giovani talenti del futuro.
E poi le orchestre, dall’Orchestra Senzaspine all’Orchestra del Conservatorio G.B. Martini di Bologna, il tango del Pietro Beltrani Modern Piano Trio che ha ricreato a Palazzo Re Enzo le atmosfere di una ‘milonga’ argentina, la filuzzi con le coppie di ballerini, omaggio all’auspicato riconoscimento della musica da ballo in Emilia Romagna come patrimonio immateriale dell’umanità UNESCO, del quale si è parlato in un convegno con esponenti della Regione, di UNIBO e con gli ‘eredi culturali’ delle famiglie Casadei e Marcheselli.
Anche la formazione e la promozione dei giovani talenti che intendono dedicarsi alle professioni del teatro è entrata in scena grazie ai giovani interpreti della Scuola dell’Opera del Teatro Comunale di Bologna che da sempre si dedica alla formazione, presentando l’anteprima de “La Scala di Seta” di Rossini.
Tantissime le collaborazioni istituzionali di Eufonica da UNIBO al Conservatorio G.B. Martini con la presenza dei dipartimenti Jazz, Musica Elettronica, Wind Band e con il concerto per Organo e Oboe in Sala Bossi.
Grazie alla partecipazione dell’Associazione MASK,della Fondazione Istituto Liszt, della Siem di Bologna, dell’ESTA, dell’Alma Mater di Bologna con il DAMS-Discipline delle arti, della musica e dello spettacolo e il Dipartimento di Scienze dell’Educazione e della Formazione, la musica, la ricerca e la didattica musicale diventano protagoniste di un tavolo e un osservatorio transdisciplinare per la formazione alla musica e alle arti nel loro ruolo più sociale e inclusivo.
La Musica e l’Arte come Cura sono state al centro dei laboratori di Musicosophia, di Musicoterapia e ArteTerapia (Servizio di Psicologia Clinica Ospedaliera U.O. di Nefrologia Dialisi e Trapianto di Rene e di Oncoematologia pediatrica IRCCS Policlinico di S. Orsola – AIM Associazione Italiana professionisti della musicoterapia, Musicoterapeuta Centro Antoniano insieme Bologna – Art Terapy Italiana). I laboratori di Musica, ritmo e sordità sono stati organizzati da Agenda Produzioni e OMA in collaborazione con la Fondazione Gualandi di Bologna; mentre l’Istituto dei Ciechi Cavazza ha focalizzato l’attenzione alla funzione cognitiva dell’educazione estetica in presenza di minorazione visiva.
Inoltre, Le Terme di Porretta hanno presentato il presidio termale internazionale di foniatria e postura globale per cantanti, musicisti, attori, doppiatori e professionisti della voce con un incontro che ha visto gli interventi del prof. Monti e del prof. Franco Fussi in video conferenza dall’estero.
La presentazione dei dati sulle scuole di musica in Italia della Prof.ssa Spadolini – Coordinatrice del Comitato nazionale per l’apprendimento pratico della musica per tutti gli studenti e del M° Mirco Besutti Presidente dell’AIdSM e Assonanza hanno confermato quanto la musica sia radicata nel territorio nazionale coinvolgendo più di 1mln di giovani e quanto la formazione alla musica e all’arte sia un volano anche economico per il territorio e il settore.
Ha concluso il ciclo di incontri una conversazione con Beatrice Venezi, giovane direttore d’orchestra di fama internazionale, Consigliere del Ministro della Cultura per la Musica, che ha espresso il suo apprezzamento per Eufonica come luogo dove far crescere e diffondere nella maniera più capillare possibile la passione per la musica.
Perché, come recita il sottotitolo della manifestazione, ‘La musica è in tutti’.