D’Accunto, Zaniboni e Ferraro

Dopo mesi di trattativa, giovedì 27 aprile è stata raggiunta l’intesa per la firma dell’accordo per l’elemento variabile della retribuzione (Evr) per i lavoratori delle aziende edili operanti sul territorio modenese. L’accordo è stato firmato dai sindacati edili Fillea Cgil, Filca Cisl, Feneal Uil con le associazioni datoriali di settore (Ance, Confapi,/Aniem, Legacoop Estense, Confcooperative, Agc, Cna e Lapam).

L’accordo riguarda circa 15.000 addetti tra impiegati e operai e nel corso del 2023 porterà nelle tasche dei lavoratori 32,61 euro mensili (1° livello) sino a 83,32 euro mensili (8° livello). Inoltre nel 2024 e nel 2025 sono previsti ulteriori aumenti dell’EVR che passa a 35,81 (1° livello) sino a 91,32 (8° livello). Per fare un esempio, ai livelli medio-bassi un lavoratore edile beneficia di 400-500 euro in più all’anno.

L’aumento di salario sarà erogato in busta paga in proporzione alle ore lavorate a partire da giugno 2023.

“Siamo molto soddisfatti di aver raggiunto questo accordo che i lavoratori edili aspettavano da anni – affermano Rodolfo Ferraro (Fillea Cgil), Cinzia Zaniboni (Filca Cisl) e Silvio D’Acunto (Feneal Uil) in FOTO al momento della firma – e raggiungerlo oggi in questo momento di alta inflazione che erode i salari, consente di mettere soldi freschi nelle tasche dei lavoratori.”

Oltre all’accordo sull’Evr è stato firmato un accordo che permette l’erogazione di un una tantum sino ad un massimo di 350 euro per gli operai iscritti nelle Casse Edili modenesi con anzianità superiore ai 9 mesi. Entro il 31 maggio le parti si incontreranno per definire modalità e criteri dell’erogazione della una tantum.

“Nei prossimi giorni – concludono i segretari dei sindacati edili – saranno organizzate assemblee aziendali e territoriali per spiegare i contenuti dell’accordo”.

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