Dischi fluttuanti e treni che viaggiano sospesi nell’aria grazie alla levitazione magnetica, insieme a circuiti superconduttivi che animano il calcolo quantistico, fondamentali per i computer del futuro. Sono i prototipi con cui si stanno cimentando studentesse e studenti di cinque scuole superiori bolognesi, alla scoperta dei materiali superconduttori.
L’iniziativa nasce in occasione della European Conference on Applied Superconductivity (EUCAS 2023), conferenza internazionale che sarà ospitata a Bologna dal 3 al 7 settembre. In attesa dell’appuntamento scientifico, che porterà nel capoluogo emiliano i più grandi esperti mondiali del settore, l’Università di Bologna entra ora nelle scuole per raccontare e mostrare cosa sono e a cosa servono i superconduttori. Sono coinvolti professori e giovani ricercatori dell’Alma Mater, dell’ESAS (European Society for Applied Superconductvity) e dello IEEE (Institute of Electrical and Electronic Engineers), insieme a ricercatori del CERN di Ginevra.
Studentesse e studenti degli Istituti di Istruzione Superiore Belluzzi Fioravanti, Aldini Valeriani e Ettore Majorana, insieme ai Licei Scientifici Augusto Righi e Enrico Fermi, hanno la possibilità di toccare con mano prototipi di treni a levitazione magnetica, dischi a levitazione magnetica e dispositivi superconduttivi per il calcolo quantistico. E grazie al contribuito dei ricercatori del CERN possono approfondire le tante applicazioni della superconduttività.
“I materiali superconduttori rivestono un ruolo di fondamentale importanza nella realizzazione di molte applicazioni, come magneti per acceleratori di particelle, fusione a confinamento magnetico, diagnostica per risonanza magnetica”, spiegano Marco Breschi e Antonio Morandi, professori al Dipartimento di Ingegneria dell’Energia Elettrica e dell’Informazione “Guglielmo Marconi” dell’Università di Bologna e co-chair della conferenza EUCAS 2023. “Ma anche le reti di distribuzione elettrica e i veicoli di trasporto, soprattutto aereo, possono trarre notevoli vantaggi, per le basse perdite raggiungibili e per lo sviluppo di motori e generatori compatti e ad alta efficienza. I dispositivi elettronici superconduttivi costituiscono la base tecnologica per lo sviluppo di computer quantistici che potrebbero rivoluzionare il calcolo e la comunicazione del futuro”.