Assemblea Camera di commercio italiana

Esportazioni per 209 milioni di euro dall’Emilia-Romagna all’Argentina e un andamento in continua crescita: +11% fra il 2019 e il 2021 e +35% solo nel 2022. Trascinate in particolare da macchine e impianti per industria e agricoltura. E molte imprese emiliano-romagnole che hanno investito nel Paese sudamericano: alla fine dell’anno scorso erano circa 60 quelle presenti con proprie unità produttive o che avevano acquisito il controllo o partecipazioni societarie, compresi Gruppi come Ducati (Bologna), Ima (Bologna), Mapei (Sassuolo, Mo), Trevi (Cesena), Cmc (Ravenna), Arag (Rubiera, Re). Cui si aggiunge dal 1998 – unico caso in Italia – una sede decentrata a Buenos Aires dell’Università di Bologna.

Le opportunità di collaborazione in campo produttivo e della ricerca tra Emilia-Romagna ed Argentina – due sistemi economici per tanti aspetti complementari con il grande Paese sudamericano forte produttore di materie prime, in particolare in campo agricolo e porta di ingresso al più grande mercato del Mercosur – al centro della missione della Regione guidata dal presidente Stefano Bonaccini a Buenos Aires.

A partire dall’incontro con una folta delegazione di imprenditori emiliano-romagnoli presenti nella capitale argentina. All’iniziativa, che si è svolta alla Camera di commercio italiana, hanno partecipato fra gli altri Ruben Moleon, presidente TREVI; Gabriel Ros, direttore generale MAPEI Argentina; Luca Bocchi, presidente REDENGAS società del gruppo CPL Concordia; Alberto Bordin, direttore operativo CMC; Matias Diez, direttore Gruppo GIESSE. Insieme a Giorgio Alliata di Montereale, presidente della Camera di commercio italiana, e a Marco Leone, consigliere Economico e commerciale dell’Ambasciata italiana a Buenos Aires.

“L’Emilia-Romagna è la regione italiana che genera più export verso l’Argentina. Per quota pro-capite, ogni abitante del territorio esporta il 15%, più del doppio della media nazionale- ha detto il presidente Bonaccini-. Questa è una delle maggiori economie dell’America Latina, ricca di risorse naturali, in campo energetico e agricolo, territori estremamente fertili e importanti riserve di gas e litio. Qui operano alcuni importanti gruppi emiliano-romagnoli di rilievo internazionale. Dopo la recente missione a Houston in Texas sull’aerospazio, a quelle dello scorso anno in Massachusetts e Pennsylvania, dedicate ad accordi e nuove collaborazioni nei comparti delle scienze della vita e farmaceutico, e in California e Silicon Valley, questa visita è una nuova importate occasione per rafforzare il posizionamento internazionale del sistema Emilia-Romagna”.

“Siamo la piattaforma europea dei Big data e del digitale, grazie a un ecosistema della ricerca e dell’innovazione senza eguali. Gli ultimi dati Istat evidenziano per il 2022 un export regionale arrivato a 84,1 miliardi di euro a valori correnti, il 13,5% di quello italiano, ponendo l’Emilia-Romagna ancora una volta in testa alle classifiche nazionali per export pro-capite. Risultati che premiano il lavoro compiuto in questi anni- ha concluso il presidente della Regione- un lavoro condiviso che vede protagonista l’intero sistema regionale. Un impegno che vogliamo continuare, a fianco delle nostre imprese per promuovere le opportunità di interscambio, la ricerca e l’innovazione, la crescita sostenibile e la buona occupazione”.

Temi che sono stati approfonditi anche nel corso dell’incontro con l’Unione Industriale Argentina, occasione anche per visitare un Centro di assistenza tecnica alle imprese. E l’Assemblea della Camera di Commercio italiana a Buenos Aires, dove Bonaccini ha tenuto l’intervento di apertura.

Gli incontri istituzionali

Sono state poste le basi per il rinnovo dell’intesa fra la Regione e la Provincia di Buenos Aires, firmata dallo stesso Bonaccini nel 2016, per rafforzare il lavoro comune nei settori dell’economia, sanità, università, cultura e turismo.

E’ questo l’esito dell’incontro che il presidente della Giunta regionale ha avuto con Mario Nestor Oporto, sottosegretario alle Relazioni internazionali della Provincia di Buenos Aires.  Nuovo accordo che potrebbe essere sottoscritto quanto prima, magari in occasione di un prossimo incontro in Emilia-Romagna dove Bonaccini ha invitato Oporto.

Un dialogo che continua – già nel 2019 era stata sottoscritta una ulteriore intesa in campo sanitario – e che potrebbe prevedere nel 2024 anche la possibilità di organizzare a Buenos Aires la Settimana della Cucina emiliano-romagnola nel mondo, dopo quella in Giappone prevista quest’anno.

Tra gli incontri istituzionali anche quelli con l’ambasciatore d’Italia in Argentina, Fabrizio Lucentini, che Bonaccini ha voluto ringraziare per il supporto e l’aiuto nell’organizzare la missione. E quelli con Emmanuel Ferrario, Fernando Straface e Tomàs Canosa Argerich, rispettivamente primo viceministro del Consiglio della Città autonoma di Buenos Aires, segretario generale e delle Relazioni internazionali del Governo della Città autonoma e sottosegretario alla Piccola e Media Impresa.

“Tra Emilia-Romagna e Argentina esiste un legame profondo che affonda le proprie radici nella storia dell’emigrazione italiana verso l’America latina, con la presenza di un’importante e dinamica comunità di origine emiliano-romagnola- ha sottolineato Bonaccini-. Una comunità con cui ancora oggi sono numerosi i progetti comuni grazie anche all’attività della Consulta degli emiliano-romagnoli nel mondo”.

Iniziative che seguono quelle per presentare International Talents Emilia-Romagna, il programma di Art-ER, società in house della Regione, per sostenere l’attrattività del sistema Emilia-Romagna, guardando in particolare a ricercatori, studenti, professionisti – argentini o di origine emiliano-romagnola – in possesso di elevate competenze e interessati a trasferirsi in Emilia-Romagna. Insieme ai servizi offerti dalla nuova legge regionale per attrarre talenti: dalle agevolazioni alle imprese che assumono ai percorsi formativi, ai pacchetti di welfare, anche per le famiglie.

Con gli appuntamenti a Buenos Aires si conclude la missione del presidente Bonaccini che rientrerà anticipatamente l’11 maggio, per far fronte agli impegni legati all’emergenza maltempo. La delegazione continuerà invece il viaggio, spostandosi in Uruguay fino al 13 maggio.

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