Chi si occupa di ricerca, in qualsiasi settore, è una persona curiosa, che si fa delle domande e che cerca risposte. E chi più dei bambini fa della ricerca la base della propria esperienza quotidiana?
Sabato 20 maggio, negli spazi dell’IRCCS di Reggio Emilia al Santa Maria Nuova, ritorna a grande richiesta, “Giochiamo alla Ricerca?”, laboratorio didattico sperimentale destinato ai bambini dagli 8 ai 12 anni organizzato dalla Direzione scientifica e dai professionisti del Laboratorio di Ricerca Traslazionale. Un appuntamento che nelle passate edizioni aveva registrato il tutto esaurito a dimostrazione che per capire che la ricerca è una cosa importante non è mai troppo presto.
L’iniziativa quest’anno è su prenotazione per i primi 30 ragazzi che contatteranno la segreteria. Si può telefonare al numero 0522 – 296979 oppure scrivere a: direzione.scientifica@ausl.re.it.
I bambini che parteciperanno saranno accolti alle ore 10 nell’atrio dell’Ospedale Santa Maria Nuova di Reggio Emilia e condotti dai ricercatori stessi nelle aule di formazione attrezzate per l’occasione con materiale didattico da laboratorio. Nell’ambito dell’iniziativa saranno illustrati alcuni concetti basilari della biologia delle cellule e delle molecole attraverso un viaggio per immagini e grazie a esperienze pratiche come l’estrazione del DNA dalla frutta o dalla verdura. Alle 11.30 l’evento si concluderà con la visita guidata al Laboratorio di Ricerca Traslazionale.
In contemporanea all’attività esperienziale rivolta ai ragazzi, nella stessa giornata, dalle ore 10 a mezzogiorno, il laboratorio sarà aperto alla cittadinanza.
Sarà una giornata ricca di sorprese, in cui i reggiani avranno l’occasione di conoscere alcuni di quelli che la Ricerca la fanno davvero. In particolare saranno a disposizione dei cittadini interessati i ricercatori del Laboratorio di Ricerca Traslazionale la cui attività ha l’obiettivo di approfondire le conoscenze dei meccanismi molecolari coinvolti nelle patologie oncologiche partendo dalla comprensione delle informazioni contenute nel genoma delle cellule tumorali. Quello che molti, tramite i canali Social, già conoscono come il “TresLab” sviluppa attività di ricerca propria e in collaborazione e a supporto delle unità cliniche e dei gruppi multidisciplinari di patologia oncologica e onco-ematologica. Si struttura in spazi di ricerca che occupano un’ampia area collocata nel monoblocco ospedaliero, in prossimità del CORE, dell’Anatomia Patologica e del Laboratorio di Biologia Molecolare e sono dotati di strumentazioni tecnologiche all’avanguardia, con un locale destinato alle colture cellulari e una stanza che ospita le grandi strumentazioni.
Il lavoro di questi ricercatori, che a giudicare dai tanti riconoscimenti nazionali e internazionali hanno competenze di alto livello e che spesso prima di approdare a Reggio Emilia hanno fatto esperienze preziose in laboratori sparsi in tutto il mondo, è finanziato in gran parte con il 5 per 1000 all’IRCCS di Reggio Emilia.